STAMPA LOCALE – Provini: “Non diciamo che la colpa è sempre degli attaccanti. Mi aspetto un calcio migliore dal Catania. Lucarelli? I giocatori li ha scelti lui…”

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Riportiamo una serie di riflessioni del giornalista Orazio Provini, ospite di ‘Big Chance’, trasmissione a cura della redazione di Chancebet News:

“Il Catania ha battuto Juve Stabia e Rimini pur non avendo disputato delle grandissime prestazioni, ma rispetto alle ultime gare è sceso in campo con una spinta, voglia e carica maggiore, un pizzico anche di buona sorte a favore. Se contro il Rimini non ci fosse stata la spregiudicatezza e la follia di un giovane come Castellini effettuando quel sinistro nel momento peggiore del Catania, io non so come sarebbe finita la partita. Perchè se il Catania fosse andato ai supplementari, la squadra aveva pochissima birra nelle gambe. Ma il calcio non si fa con i se e con i ma, dunque bravo il Catania ad interpretare la partita con maggiore grinta e determinazione. Poi è tornato indietro proponendo prestazioni sulla scia di Taranto, Latina, Picerno, senza idee”.

Lucarelli oggi si lamenta che ha ancora giocatori da amalgamare, ma li ha scelti lui. Tenendo il meglio della squadra precedente, innestando 3-4 calciatori, può darsi che non fossero così drammatiche le cose dal punto di vista dell’amalgama e della condizione fisica. Oggi ci si lamenta di un calendario che, tranne qualche eccezione, per numero d’impegni era uguale per tutte le squadre. Col Monterosi Tuscia mi aspettavo un Catania aggressivo dopo la vittoria sul Rimini, che partisse forte sulle ali dell’entusiasmo. Invece gli avversari con tre passaggi sono arrivati in porta, poi sempre a tacchettare il Catania, in difficoltà, quasi come non ci fosse un’idea. Dico la verità, avrei preferito che il Catania si allenasse in un campo grande piuttosto che al Cibalino, forse può essere un alibi anche se Grella non la pensa così. Il Catania è stato bravo ad entrare dalla finestra recuperando una situazione molto complicata perché, in questo momento, non è detto che saresti entrato dalla porta principale. Anzi scavalchi addirittura i primi turni di playoff. Ma devi fare vedere qualcosa di nuovo adesso”.

“Se l’insegnante è bravo e gli alunni non capiscono le cose, o tu non sei bravo a spiegargliele o non sono bravi loro a recepirle. Vedo anche sempre formazioni diverse per via d’infortuni, squalifiche, mercato. Non mi spiego perchè un giocatore come Peralta oggi è irriconoscibile con una involuzione nel gioco, entra ogni tanto in campo, non salta più l’uomo, non crea superiorità. Questa squadra ha qualcosa che non funziona. Io ho 63 anni e ne ho viste troppe di partite, non mi convincerai mai dicendo che il Catania ha questi problemi perchè non si riesce ad allenare con regolarità. Nelle ultime occasioni sono andati in gol due difensori e Cicerelli. Gli attaccanti non sono messi nelle condizioni migliori per esprimersi. Se fai la guerra in avanti ma non ti arriva un cross, una verticalizzazione è normale faticare. Critico un giocatore quando tira tante volte in porta e non ne prende neanche una. Ma se io ho 2 mezze palle gol a disposizione, tranne qualche azione clamorosa di Costantino, cosa possiamo dire? Io cross dalle linee di fondo, scambi, verticalizzazioni, uno-due non ne vedo. Castellini contro la Juve Stabia partendo di sua sponte si è infilato in un corridoio ed ha calciato molto meglio di un attaccante. Il Catania ha difficoltà a creare gioco. Sturaro non è uno che apre i corridoi e mette il pallone dentro, dovrebbe farlo Peralta, Chiricò, Tello. Non diciamo che la colpa è sempre degli attaccanti”.

Il Catania non gioca a pallone, meno male che i rossazzurri sono arrivati in finale di Coppa Italia io però ho paura di queste 9 partite di campionato rimanenti perché non mi fido di questa squadra. Spero di sbagliarmi. Lucarelli dice che vuole togliersi qualche sassolino ma mi sembra che tutti lo hanno trattato bene. Qualche anno fa il clima sarebbe stato molto più rovente. C’è tolleranza. Speriamo che il Catania vinca i playoff e Lucarelli dirà «avete visto? Abbiamo vinto il campionato». Sarei contento. Il Catania ha vinto un campionato in una stagione difficile con tre allenatori cambiati, playoff presi per i capelli aggiudicandosi i playoff con Pellegrino e Graziani. Quindi chissà. Ma io non mi aspettavo dopo il Rimini la prestazione di domenica. Il Catania ha fatto due squadre, mi aspetto che esprima un calcio migliore. Non mi aspetto il calcio della Serie A, ma migliore. Sarà Lucarelli che non inculca bene le sue idee, i giocatori non all’altezza, la società che non pressa Lucarelli e squadra, oppure c’è un po’ di scollamento. Non lo so. Io sul campo vedo poca roba. Subiamo troppo e creiamo poco. Se questa squadra dovesse balbettare fino alla fine, il prossimo anno si ricomincia da questi giocatori oppure si cambia tutto? Rifaccio una squadra nuova eliminando i contratti pluriennali? Aggiungo che si sta perdendo tempo a prendere un direttore sportivo”.

“Lucarelli non è banale nelle conferenze stampa, questo gli fa onore perché non dice le solite cose. Dà, anzi, molti titoli ai giornalisti, molte cose su cui riflettere. Ma quando tu dici che forse sarebbe stato meglio giocare col Monterosi piuttosto che contro una squadra d’alta classifica, questo va bene se contro il Rimini ti eliminano. Se tu sei andato in finale, hai vissuto una serata importante e il giorno dopo ti alleni in maniera splendida, moralmente gasato, poi devi volare in campo, prendere l’energia mentale che ti fa correre. Il Monterosi avrebbe dovuto avere tutte le preoccupazioni, non il Catania. Invece è stato il contrario, inseguendo il pareggio per più di 80 minuti”.           

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