Riportiamo una serie di riflessioni del giornalista Orazio Provini, ospite di ‘Big Chance’, trasmissione a cura della redazione di Chancebet News:
“Stagione iniziata male, proseguita altrettanto male ma che ancora paradossalmente ha nelle sue corde la possibilità di finire in maniera positiva o, quantomeno, più dignitosa possibile. A guardare i risultati del Catania, conseguenza del gioco, e soprattutto il modo con cui il Catania affronta le partite non c’è molto da stare allegri ma il calcio è imprevedibile. Quello che sta accadendo oggi in qualche modo capitò, pur se gli obiettivi erano diversi, subito dopo la promozione in Serie B del Catania nell’anno dei Gaucci; per numero di allenatori cambiati, per modalità quasi simili di rendimento, per il tipo di squadra che era nata e ci si augurava potesse fare un altro tipo di campionato”.
“L’unica cosa profondamente negativa che stigmatizzo sono i fatti di Padova, di una gravità estrema. Catania sembrava avesse riposto nel dimenticatoio certe scene che, invece, qualcuno ha pensato bene di rispolverare ma non chiamiamoli nè tifosi, nè ultras. Perchè la definizione di ultras ha una sua etimologia che può essere non condivisa dal resto dei tifosi ma sono persone che hanno una dignità, non vanno contro la squadra, contro la società e soprattutto contro l’amore e la bandiera che si ha nel cuore. Se io poi faccio quello che ho fatto a Padova, anche per rispetto dei veri tifosi e ultras, non mi posso definire ultras”.
“Pelligra? Quando le cose non vanno bene, per una nuova proprietà, per una holding come quella di Pelligra non bisogna pensare che si dismetta il progetto Catania, perchè se sei un imprenditore di successo non abbandoni mai. Semmai lo fai quando le cose vanno bene, quando gli altri ti pregheranno per rimanere e tu, allora, potrai dettare le condizioni. Lui dice di amare il calcio, sarebbe strano e fuori logica abbandonare tutto. Non sarebbe un imprenditore affidabile e perderebbe credibilità anche nelle sue nuove progettualità sul territorio. Pelligra è un imprenditore di successo, per quelle che sono le nostre conoscenze. Semmai mi preoccuperei di educare una parte della città che sarà minoritaria, ma che basta ad infangare e rovinare anche la parte maggioritaria della città. Catania vive un momento difficile sotto vari punti di vista. Anzichè chiudere lo stadio come può essere anche logico fare essendoci una recidiva, tu devi dare una mano alla parte sana della città”.
“Lucarelli? Io avevo criticato l’ultimo periodo di Lucarelli perchè mi era parso che la squadra fosse confusa. Al di là delle difficoltà, delle carenze, delle debolezze tecniche o psicologiche di alcuni giocatori, nella prima parte di stagione questa squadra con Lucarelli ha cambiato formazione un giorno sì e una domenica no. Lucarelli, forse confuso anche per fatti personali e per via degli infortunati, ci ha messo del suo per confondere ulteriormente questa squadra, precipitata in classifica. Poi è stata rifatta la squadra prendendo 13 nuovi giocatori. C’era un calendario fitto d’impegni ma questo lo sapevi già. Sarebbe stato più opportuno tenere il meglio di quello che hai, effettuando pochi innesti a gennaio, invece hai stravolto la squadra continuando a cambiare formazione, i risultati non sono arrivati, anche Lucarelli ha contribuito a creare questa situazione di difficoltà”.
“Zeoli è una bravissima persona, non è stato tecnicamente un grandissimo calciatore ma metteva tutto in campo. In questo momento ha una squadra sfilacciata, rotta fisicamente, confusa, che non rende, senz’anima, senza forze fisiche, turbata. Cosa dovrebbe fare Zeoli? Con il supporto della società, se non l’ha già fatto, dovrebbe alzare la voce, fare capire ai giocatori che chi se ne vuole andare lo può fare anche domani mattina, eventualmente prenderei alcuni calciatori della Primavera. Manderei in campo solo chi vuole davvero correre fino all’ultimo e dare il massimo per la squadra”.
“Adesso devi riuscire ad evitare i playout, forse si eviteranno più per demeriti degli altri ma speriamo di fare questi punti per la salvezza, poi vediamo come andranno la Coppa Italia ed i playoff. Evitando i playout, una volta acquisita la certezza dei playoff, sarebbero delle partite nuove nelle quali può accadere di tutto, puoi anche miracolosamente trovare la strada giusta, l’ispirazione per fare qualcosa di clamoroso anche se poi magari non vinci gli spareggi. Il prossimo anno si ricomincerà, la società avrà fatto sicuramente tesoro degli errori commessi con un nuovo Direttore Sportivo organizzando una nuova stagione“.
“Credo che Zeoli si sia fatto dare delle garanzie dalla società chiedendo cosa potrà fare lui con i calciatori, secondo me avremo qualche sorpresa in formazione nella prossima partita col Giugliano. Giocare senza pubblico paradossalmente potrebbe essere un vantaggio mancando la pressione, perché giocando in uno stadio vuoto fai quello che puoi senza il fiato sul collo del pubblico che si aspetta qualcosa. Zeoli è un uomo dotato di molto coraggio, allena una squadra che ha degli elementi modesti ma non è scarsa. E’ saltata completamente anche a seguito di tutto quello che è accaduto con i precedenti allenatori. Oggi il Catania paga una serie di errori fatti in buona fede da una società giovane, arrivata due anni fa. Si sono fidati di Lucarelli, ma nessun allenatore a gennaio avrebbe cambiato 12 giocatori perchè è difficile mettere a posto troppe teste, peraltro nelle condizioni fisiche con cui sono arrivati. Non per forza devi prendere grandi nomi, puoi comunque fare degli ottimi campionati individuando i profili giusti”.
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