STAMPA LOCALE – Lo Porto: “Speriamo in una reazione della squadra. Sturaro non può limitarsi a svolgere il compitino”

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Riportiamo alcune considerazioni di Daniele Lo Porto, giornalista del ‘Giornale di Sicilia’ e presidente dell’Unione Stampa Sportiva Italiana di Catania, nel corso di ‘Calcionate – I Commenti in Casa RossAzzurra’, su Globus Television:

Domenica mi aspettavo una maggiore reazione nervosa dalla squadra dopo l’esonero di Lucarelli. il Potenza senza troppi problemi ha portato un punto a casa. Doversi accontentare di un pari ed essere anche contenti è veramente triste. Finchè c’era Sturaro in campo il Catania aveva, bene o male, un riferimento. Uscito lui ho visto una squadra che si dilungava in un palleggio sterile, poi c’è stata qualche verticalizzazione sull’asse Rapisarda-Chiricò e si è visto finalmente un pò di movimento, inoltre Castellini ha trovato maggiore continuità nelle discese in profondità ma si è visto troppo poco nell’arco dei 90′. Forse Zeoli ha tolto lo stress delle formazioni incomprensibili che aveva provocato Lucarelli, però ancora questa squadra deve migliorare tanto. Un punto a partita non è una media esaltante”.

Il Catania ha un doppio stress psicologico, quello di evitare di cadere nel gorgo dei playout con esiti che sarebbero assolutamente imprevedibili e al contempo la Coppa Italia diventa un obiettivo assoluto per dare un significato a questa stagione. Il Cerignola? Sarebbe doveroso ritrovare i tre punti, la vittoria manca al Catania da tempo. Questa squadra non si può accontentare del pareggio interno come risultato positivo. La pazienza dei tifosi va a calare, speriamo in una reazione e che Zeoli riesca a dare un po’ di ottimismo e ordine”.

“Cianci? Col Potenza aveva sgomitato parecchio, coraggiosamente ha cercato di continuare a giocare nonostante la botta in testa. E’ un giocatore di peso, può farsi valere in area di rigore ma il calcio è uno sport nel quale vince chi mette la palle in rete. Sturaro? Non si può limitare a fare il compitino in classe. Non è arrivato in condizioni ottimali come altri giocatori a gennaio, ci aspettiamo che faccia qualcosa in più in termini di leadership all’interno della squadra. Credo che uno dei mali maggiori della squadra sia la mancanza di omogeneità e comunione d’intenti. Sturaro per il trascorso e l’autorevolezza che ha dovrebbe servire anche a questo, riuscendo a favorire una coesione fra i vari atleti che non mi sembra esserci. Per certi versi è anche normale perchè l’organico è stato smantellato a gennaio. Pochi sono i calciatori che si conoscono, anche limitati dagli infortuni. Bisogna fare sicuramente di più e meglio”.

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