Nel corso della trasmissione ‘Sport Sicilia Preview’, su Telecolor, il giornalista de ‘La Sicilia’ e ‘La Gazzetta dello Sport’ Giovanni Finocchiaro commenta il cambio alla guida tecnica in casa rossazzurra:
“Non è cambiato quasi nulla rispetto al girone d’andata. Ci sono stati dei momenti in cui la squadra ha dato prove incredibili di affidabilità andando a battere la Juve Stabia giocando anche bene, per poi faticare con squadre come il Monterosi. Sono stati commessi errori da parte di tutti, dirigenza, settore tecnico, soprattutto i giocatori perchè loro vanno in campo, sommando pochi punti in classifica. Zeoli lo conosco bene, da quando ha iniziato la carriera a Giarre. E’ stato sempre un generoso, una persona che va ad accollarsi anche situazioni difficili. Da giocatore ricordo due cose che danno forse l’idea del personaggio: quando il Catania doveva recuperare tempo, lui si sostituiva al raccattapalle andando a prendere il pallone per cercare di guadagnare secondi preziosi. Aveva questa generosità che rifletteva anche in campo, picchiando quando c’era da picchiare e spingendosi in avanti quando c’era da recuperare. Ricordo un Catania-Torres nel quale i Gaucci fecero pagare un euro il biglietto d’ingresso allo stadio, proprio lui siglò il gol-vittoria al 96′ sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Mi auguro che Zeoli sia la scelta giusta. Lo auguro per lui, il Catania e i tifosi”.
“Da una percentuale molto nutrita di tifosi c’è gradimento nei confronti della scelta di Zeoli perchè mancano poche partite, se prendi un nome importante deve prima rendersi conto, parlare coi giocatori, si perde tempo. E ne hai poco a disposizione. In questo momento probabilmente la soluzione interna ci sta tutta. Dopo Tabbiani e Lucarelli hai cambiato ancora guida tecnica perché evidentemente non sei riuscito ad avere questa costanza, non riuscendo a vincere due partite di fila in un campionato dove ti scontri prevalentemente con realtà piccole rispetto ad un bacino d’utenza come Catania. E c’è una sorpresa in negativo che va a pesare sempre di più sui giocatori, sull’ambiente e sulla società”.
“Cambio frequente di interpreti e sistema di gioco con Lucarelli? Ha destabilizzato un pò l’ambiente squadra perchè se non hai dei punti di riferimento crei giocatori scontenti ovunque. Se tu hai delle priorità, è chiaro che io riserva cerco di conquistarmi il posto e lotto di più. A questo servono le gerarchie secondo me. Se non crei una identità ben precisa con tute le varianti del caso – vedi gli infortuni che hanno tutti – questo rischia di ripercuotersi da qui al termine della stagione. Forse il Catania ha aspettato troppo Sturaro, che per il blasone che ha deve caricarsi la squadra sulle spalle e trottare pure lui. Credo che ancora debba acquisire il 100% della condizione”.
“Contro il Potenza mi aspetto una partita di coraggio, di attaccamento al progetto e a quello che potrà essere un domani se si raggiungono determinati obiettivi. Sarà anche una partita di paura perché hai questo incubo di precipitare nei playout. A breve ci sarà quello che ci auguriamo non sia uno scontro diretto con la Turris. Però il calendario dà al Catania questo respiro di due partite di fila in casa, perchè non approfittarne? Io penso che il pubblico si schiererà quasi tutto dalla parte di Zeoli capendo le difficoltà del momento ed ha capito anche quanto costi a Zeoli accettare la panchina in un momento di grandi paure. Legarsi e stare un po’ tutti uniti in questo momento non sarebbe male”.
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