Nel corso della trasmissione ‘Sport Sicilia Preview’, su Telecolor, L’ex centrocampista Sirio Silvestri, catanese con tanta esperienza maturata sui campi di Serie C1, C2 e D vestendo – tra le altre – le casacche di Taranto, Trapani e Fidelis Andria ha fornito alcune riflessioni:
“La situazione del Catania è frutto di tanti errori di valutazione. Lo scorso anno il Catania aveva vinto il campionato di Serie D con ampio anticipo, aveva parecchio tempo per preparare la successiva stagione. Le responsabilità vanno suddivise chiaramente, ma ricadono principalmente sulla gestione societaria sia nella valutazione che nelle scelte. Non è una situazione facile da gestire per Zeoli. A livello tattico c’è poco tempo per preparare le tante partite da giocare in questo periodo. Ci sarà da sostenere uno sforzo importante dal punto di vista atletico, la condizione fisica non aiuta, idem gli infortuni. Credo che Zeoli si concentrerà più sull’aspetto mentale. Da lì parte la base per preparare le partite anche sotto il profilo tattico”.
“In questo percorso dall’inizio della stagione credo che al Catania sia mancata un’anima, per anima intendo identità e maturità tattica. Io ho visto in campo solo i nomi, non i giocatori. Spesso il Catania non ha avuto la maturità tattica nell’interpretazione delle gare. Contro il Monterosi, ad esempio, la squadra è stata senza una dinamica e idee, di conseguenza si crea sofferenza nel gioco. Prova ne sia che il primo tiro in porta del Catania è arrivato al 80’. Contro il Rimini ho visto alcune situazioni fatte bene come l’azione del gol di Cicerelli con la catena sviluppata da Bouah, Chiricò, l’inserimento di Sturaro mettendo questa palla in mezzo. Situazioni che si dovrebbero vedere più spesso. Zeoli dovrà lavorare sull’identità per sviluppare idee e occasioni da gol, facendosi carico anche dell’interpretazione tattica in base ai giocatori a disposizione, leggendo le caratteristiche di ognuno di loro edestrapolando il meglio.
Nell’interpretazione di ogni sistema di gioco la condizione atletica fa la differenza. Se viene richiesto all’interno di centrocampo di attaccare la profondità, di attaccare in costruzione l’ampiezza c’è un dispendio di energie. Contro il Potenza gli interni di centrocampo del Catania, qualora Zeoli adottasse il 4-3-3, potrebbero essere determinanti anche perchè la squadra lucana soffre il lato debole, quello non attaccato, quindi con un cambio di gioco gli inserimenti potrebbero fare la differenza. Poi i sistemi di gioco sono utti numeri. Non esiste la migliore formazione, esistono le migliori scelte. Zeoli avrà il suo lavoro in questo senso. Bisogna costruire da qui alla fine”.
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