L’ex allenatore del Catania Giuseppe Raffaele, ieri avversario degli etnei al “Massimino” esordendo sulla panchina dell’Audace Cerignola, parla del ritorno in Sicilia e del 2-1 maturato sul campo:
“Sono tornato in uno stadio dove il mio più grande rammarico d’allenatore è stato che nell’esperienza da tecnico del Catania non ho avuto il piacere di vedere questo grande pubblico spingere la squadra rossazzurra in tutti i modi, soprattutto nelle difficoltà. Anche nella contestazione il pubblico ha pungolato la squadra, che per valori e l’esperienza dei giocatori che ha, ritengo abbia le potenzialità per ottenere il meglio da questa stagione”.
“Abbiamo impattato bene. L’unico cruccio è rappresentato da quei 25 minuti del primo tempo nel corso dei quali la mia squadra ha sbagliato tanto in palleggio e nelle uscite, ci siamo innervositi e abbassati. Nel secondo tempo, invece, ho visto nei primi 15 minuti il calcio che mi piacerebbe vedere da qui alla fine della stagione. Abbiamo lavorato in pochi giorni e sono molto contento del fatto che la squadra dopo il pari ha cercato sempre, insistentemente, di volerla vincere. Il calcio è questo. Abbiamo sbagliato un po’ nella finalizzazione e poi siamo stati puniti. Dobbiamo perseverare con questo modo d’intendere il calcio”.
“La mia squadra paga forse il momento. Sono subentrato adesso. Quando non si vince da tante partite forse non si ha la tranquillità in alcune giocate decisive per punire l’avversario. Poi è arrivata la beffa finale ma vado via da Catania con ottime prospettive. Il nostro obiettivo è consolidare la classifica chiudendo il discorso salvezza, ma onestamente credo che lavorando bene e giocando così abbiamo le possibilità per agguantare i playoff e giocarli come piace a me, con grande voglia e aggressività. Fa male perdere così, ma queste sconfitte danno uno spunto ulteriore per credere di potere giocare in un certo modo le successive gare. Andiamo avanti su questa strada cercando di portare anche gli episodi a favore”.
“Noi abbiamo creato tante situazioni di pericolosità negli ultimi metri, solitamente quando è così le partite si vincono. Si è sbagliato tecnicamente in dieci minuti, per il resto riuscivamo a fraseggiare lavorando bene sia dentro il campo che sugli esterni. il secondo tempo del Catania è figlio della nostra prestazione che è lievitata anche a livello tecnico, consentendoci di giocare sempre di fraseggio e alto. Quando il Catania prende campo ha dei giocatori di grande qualità. Volevamo, allora, tenere il Catania sempre lontano dalla porta e giocarci l’uno contro uno da dietro come abbiamo per tutta la ripresa, perchè abbiamo difensori che lo possono fare anche al cospetto di attaccanti bravi come quelli del Catania”.
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