Riportiamo alcune brevi considerazioni di Angelo Micale, ai microfoni di Telecolor, in vista dell’appuntamento di stasera contro il Padova in terra veneta:
“Tempo fa dissi che per me l’importanza di vincere la Coppa Italia da 1 a 100 fosse pari a zero, essendo più importante raggiungere una posizione favorevole in ottica playoff, ma la Coppa ha un valore ed è pur sempre un trofeo. L’importante è che non escano fuori infortunati e altri tipi di problematiche da queste due finali. Non sarà una passeggiata anche se l’attuale stato di forma del Padova mi sembra diverso rispetto al periodo precedente”.
“Quando il Catania fu promosso per l’ultima volta in B cambiò 5 volte allenatore nell’arco del campionato, quest’anno tre volte. Allora arrivarono allenatori incredibili ma c’era anche Luciano Gaucci che si svegliava al mattino e cambiava guida tecnica, poi la soluzione finale fu il duo Graziani-Pellegrino. Ricordo anche altre analogie. Vedi i tanti soldi spesi. A gennaio Gaucci cambiò almeno 8 giocatori. Anche lì c’era una gestione un pò particolare, adesso sta accadendo l’impossibile e l’improbabile”.
“Siamo arrivati a 6 giornate dalla fine e ancora la squadra deve acquisire la condizione atletica. Ci si augura che questa squadra riesca prima o poi a stare in campo per 90′ di fila. Il Padova? E’ squadra che fa giocare. Il Catania gioca malissimo contro le formazioni di bassa classifica che si mettono dietro la linea del pallone, forse il vero problema del Catania sta nella fase di costruzione, nell’ultimo passaggio, gli attaccanti non ricevono tanti palloni, quando poi li ricevono succede quello che succede…”.
“E’ importante mettere le persone giuste al posto giusto, in tutti i ruoli. Non solo i giocatori. Non si fa la campagna acquisti con le figurine, se non hai una organizzazione societaria non funziona nulla. A proposito di allenatori, faccio l’esempio di Silvio Baldini. A Palermo vinse i playoff di C avendo alle spalle un D.S. come Renzo Castagnini, oggi a Crotone si parla addirittura di possibili dimissioni. Mi auguro che man mano qualcosa possa migliorare e soprattutto che questa stagione assolutamente travagliata cambi improvvisamente prospettiva”.
“Tabbiani? Resto dell’idea che se inserito nel contesto giusto, che non sarà mai Catania, e con un preparatore atletico migliore possa dare anche delle belle soddisfazioni. Io ho visto delle giocate del Fiorenzuola che non avevo mai riscontrato nella gestione Tabbiani a Catania, evidentemente qualcosa che non quadra c’è. La stagione è questa ma vediamo cosa succederà nelle ultime giornate di campionato”.
***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***