Mentre in città c’è “il partito della speranza e quello della retrocessione ormai inevitabile”, il quotidiano La Sicilia evidenzia come sia “inconfutabile la situazione di una squadra che è divisa in piccoli gruppi: i volenterosi che si battono quasi contro i mulini a vento; i timorosi che si sono fatti travolgere da 15 sconfitte abbassando inconsapevolmente il tenore di rendimento sul campo; gli strafottenti. E su quest’ultima voce inutile fingere di non notarla: ci si può impegnare sempre, ma di fronte alle difficoltà c’è qualcuno che potrebbe anche scansarsi”. Lo ha fatto capire più volte lo stesso Zeoli, quando dice che «tutti devono dare il massimo per tirarci fuori da questa situazione, nessuno esente».
Poi ci sono i casi a parte. Vedi Tello che “non arriverà neanche alla gara col Padova. Chiricò, dopo aver protestato energicamente dopo la gara con la Turris, sicuramente è stato multato dalla società. Mancare di rispetto a un allenatore – di conseguenza a dirigenza e città – è un errore grave, anzi ci si poteva aspettare una punizione più pesante, come l’esclusione dalle convocazioni per qualche gara”. Se i calciatori “riuscissero a pensare solo alle partite e a non litigare, sarebbe già un passo in avanti”.
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