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Reti bianche allo stadio “Angelo Massimino” fra Catania e Potenza. Un punto a testa per le due squadre, pari che accontenta più i lucani. Zeoli, partito con il 4-3-3 si aspettava dai suoi delle risposte sul campo. Risposte che si sono tradotte con un primo tempo che è sembrato la fotocopia di Catania-Monterosi, ed una ripresa in cui l’atteggiamento è stato invece più propositivo creando anche delle buone occasioni, sciupate però miseramente. Anche il Potenza ha prodotto qualche opportunità per andare a segno, ma i portieri sono riusciti a prevalere nell’economia di una gara sostanzialmente equilibrata.
La prima frazione si è conclusa con uno zero nella casella dei calci d’angolo ed alla voce tiri in porta, con ritmi tutt’altro che elevati sul rettangolo di gioco. Sintesi di una produzione offensiva modesta e di pochi contenuti. Gli infortuni di Cicerelli e Cianci complicano le cose per i rossazzurri, con Zeoli costretto ad effettuare già due cambi. Ripresa più vivace. Gli ingressi di Rapisarda e Chiricò assicurano una spinta maggiore sulla destra, Ndoj fa rifiatare Sturaro e sale in cattedra Monaco, autore di un paio d’interventi tempestivi su Caturano, cliente non affatto agevole.
Il Catania attacca nella speranza di trovare l’episodio vincente, ma anche il Potenza non sta a guardare. Chiarella, lanciato verso la porta, conclude addosso al portiere (56′). Al 70′ doppia occasione sciupata da Marsura. Prima la deviazione dell’ex Venezia respinta da Alastra, poi Marsura cincischia sul pallone e l’estremo difensore rossoblu blocca. Dopo dopo Costantino in area calcia altissimo da posizione favorevole. Al minuto 74 bella giocata di Chiricò, palla dentro ma ancora Marsura viene anticipato sul più bello. Sulla ripartenza, pericolo per la difesa del Catania con l’ottima respinta di Furlan sul tiro di pregevole fattura effettuato da Volpe, migliore in campo tra le fila del Potenza.
Si accende la partita, lo stesso Volpe centra in pieno la traversa procurando un altro brivido al Catania. Squadre aperte adesso, il finale è tutto del Catania. Aumenta l’intensità e la produzione dei cross ma i rossazzurri non riescono a scardinare la difesa ospite. Ci prova anche Castellini nei minuti di recupero, il pallone finisce sul fondo. Quando l’arbitro decreta la fine delle ostilità, fischi e contestazione verbale da gran parte dello stadio all’indirizzo della squadra di Zeoli.
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