Alla vigilia del confronto casalingo con il Potenza, interviene in sala stampa il vice presidente ed amministratore delegato del Catania Vincenzo Grella:
“Ho avuto modo di parlare con Lucarelli giovedì abbastanza a lungo. E’ stato un incontro bello perchè onesto, sincero, senza filtri. Volevo ringraziarlo pubblicamente per quello che ha fatto, professionalmente abbiamo deciso di non proseguire ma umanamente ci siamo lasciati come due ragazzi che si conoscono da 30 anni. Cambiare guida tecnica non è mai una decisione semplice. Le riflessioni sono tante. Però quando ricopri un certo ruolo e hai una certa responsabilità devi prendere delle decisioni, sempre per il bene del club e per portare avanti un progetto sempre in evoluzione. Abbiamo deciso di affidare la squadra a Michele Zeoli che, come sottolineato in altre occasioni, sento come un ragazzo di famiglia. Io so che posso contare su di lui in qualsiasi momento del giorno. Ha i valori di questo club nel sangue. E’ un soldato che non si tirerà mai indietro”.
“Abbiamo una finale di Coppa Italia da giocare a testa alta e petto in fuori. Il presidente Pelligra vuole vincere in tutti i modi questo trofeo. Uno degli obiettivi d’inizio stagione era quello di arrivare nei primi tre posti in classifica, l’approdo in finale di Coppa ci dà questa possibilità. Sono convinto che Zeoli con sua conoscenza del gruppo sappia dove dobbiamo migliorare. Ed è fondamentale farlo attraverso il lavoro. Portando la massima fiducia nei confronti di questo gruppo di calciatori che, ne sono sempre più convinto, possiede grandi qualità per raggiungere un traguardo molto importante lottando fino in fondo per la promozione in Serie B. Sperando anche di avere una Coppa da esporre nella sala riunioni”.
“Esonero di Tabbiani e Lucarelli? Ho sofferto in entrambi i casi. Forse mi sono sentito maggiormente coinvolto con mister Lucarelli, perché sono stato molto di più al suo fianco avendo condiviso tante cose, facendo insieme il mercato e confrontandoci più volte sui profili da scegliere. L’ultima settimana è stata molto pesante per me, perchè sentivo che avevamo bisogno di cambiare. Io cercavo sempre un motivo per portare avanti le idee condivise con Lucarelli, purtroppo però ci sono momenti in cui devi cambiare. Servono contenuti. Vogliamo vedere un certo tipo di lavoro che abbia un seguito e mostri una certa crescita. Quando questo viene a mancare dobbiamo riflettere e decidere per il bene del Catania. La dirigenza non era soddisfatta e abbiamo optato per il cambio alla guida tecnica. Nessuno ha la sfera di cristallo ma si riflette, si parla anche con tanti professionisti che possono darti dei consigli, dei suggerimenti. Sono convinto di quello che abbiamo fatto e di quel che dovremo fare”.
“Se qualcuno ad inizio stagione mi avesse detto di trovarmi in finale di Coppa Italia sfruttando la chance di entrare direttamente nei playoff partecipandovi da una posizione favorevole, avrei firmato con il sangue. Guardando la classifica però mi sento male. La classifica non soddisfa prima di tutto il presidente Pelligra e neanche la dirigenza, che lavora tutti i giorni allo scopo di migliorare. Ma da soli non possiamo centrare nessun obiettivo importante, dobbiamo farlo tutti insieme. La fiducia e la passione della gente oggi servono tanto. Non è mai bello chiedere una cosa del genere, ma so che la forza di questa città ci può portare a dei risultati molto importanti”.
“Non ho il minimo pensiero negativo legato ai giocatori portati a Catania. Quando fai così tanti cambi sul mercato, sarebbe da presuntuosi pensare che sia semplice azzeccarli tutti. A fine stagione insieme a chi arriverà in società faremo un discorso approfondito per capire se ci sono dei ritocchi da fare. Il gruppo per me è molto forte, deve credere un po’ di più nelle sue qualità. Sono davvero convinto che i calciatori a disposizione abbiano tutto per costruire un bel percorso insieme. Mi aspetto che la squadra faccia cose semplici, ma fatte bene. E’ anche quello che chiedono i tifosi. Noi cerchiamo tutti i giorni di trasmettere messaggi positivi, anche perché trovare il lato negativo non aiuta nessuno. In tutti i nostri atteggiamenti cerchiamo sempre qualcosa di positivo. Solo con gli atteggiamenti positivi i giocatori avranno il pubblico dalla loro parte. Io sono sempre fiducioso e positivo perché abbiamo ancora due obiettivi che possiamo raggiungere e voglio fare di tutto per provare a centrarli”.
“Sappiamo cosa modificare all’interno del club. Stiamo lavorando non solo per rinforzare il CdA, che è la base delle idee per la prosecuzione del percorso di crescita del progetto. Sappiamo benissimo anche cosa serve in società. Occorre lucidità quando prendi delle decisioni che per tanti versi cambiano anche la direzione del club con nuovi professionisti che trasmettono nuove idee che poi vanno condivise, concordate e portate avanti con grande energia. Ho parlato già con un paio di direttori sportivi, confermo che questa figura verrà inserita perché è necessaria. Anche perché, visti i tanti compiti ed impegni di lavoro da portare avanti, non solo legati alla parte sportiva, ho bisogno di una figura che possa aiutarmi. lo non ho mai detto in passato che non avrei preso il Direttore Sportivo, ma che volevo dare spazio ad un allenatore che mi aveva fatto immaginare di possedere le caratteristiche per ricoprire un ruolo simile a quello di un manager. In quel momento mi sembrava una cosa logica condividere con lui i giocatori da reperire sul mercato senza il filtro di un Direttore Sportivo che può pensare di prendere un determinato calciatore per mille altri motivi. Cercherò un D.S. con caratteristiche simili alle nostre, aperto, elastico, che ha voglia di non fare come ha sempre fatto ma di proporre idee nuove, fresche. Oggi non penso cambi tanto se lo prendo la prossima settimana oppure a fine stagione. Abbiamo esigenze più importanti adesso, dobbiamo spendere il nostro tempo per dare fiducia al gruppo ed a tutti quelli che circondano la squadra. E’ l’unico modo se vogliamo pensare di realizzare una grande impresa”.
“Oggi nella stragrande maggioranza dei casi sono io che svolgo funzioni giornaliere, con l’aiuto di Francesco Lodi. A proposito di Lodi, questo ragazzo è stato attaccato da più parti e non capisco il motivo. Francesco non ha mai chiesto nulla, l’ho voluto io in società. E’ ambasciatore del club perché la sua storia in rossazzurro ha un peso. Inizialmente pensavo di affiancarlo al responsabile del settore giovanile Orazio Russo perché quando un giovane calciatore si trova di fronte Lodi, una mezza parola espressa da lui assume un certo peso, conoscendo la sua storia. Quando avevo bisogno di una persona che mi potesse aiutare stando vicina alla squadra, visto che il mio ruolo non mi permette di entrare nella sfera personale della squadra, lui è stato bravissimo e si è sempre confrontato con me comportandosi in maniera molto corretta nei confronti del club, volendo fare parte del progetto e sapendo che il suo tempo in società non fosse infinito. Sa benissimo che ci sono dei comportamenti da rispettare, mi dispiace tantissimo vedere questi attacchi all’indirizzo di Lodi, che tiene al club in modo particolare. Non se li merita e mi infastidiscono. Se lui sbaglia prende una bastonata da me, come quando la ricevette da calciatore giocando nella stessa squadra. In questo momento Lodi è vicino alla prima squadra perchè l’ho voluto io. Ha bisogno di tempo per crescere e conoscere meglio i giovani del club ma possiede esperienza nel calcio, ha vissuto per tanti anni questa piazza, conosce molti personaggi”.
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