GRELLA (seconda parte): “Giovedì mi aspetto i tre punti. Zeoli? Siamo tutti in discussione. Sogno ancora la B. Su budget, D.S. e altre figure societarie…”

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foto Catania FC

Dopo avere pubblicato la prima parte dell’intervento del vice presidente del Catania Vincenzo Grella ai microfoni di Telecolor, nel corso della trasmissione ‘Corner’, ecco di seguito il resto delle dichiarazioni rilasciate:

“Zeoli in discussione? Chi lavora a Catania è in discussione tutti i giorni, dal vice presidente al magazziniere e tutti quelli che hanno la fortuna di lavorare qui. Chi non fa il proprio lavoro con una certa intensità è in discussione. Zeoli ha la mia stima, sa cosa non mi piace, sa quello che voglio. Deve solo lavorare. Non c’è un contesto sereno ma dobbiamo starci dentro, provando a venire fuori da questa situazione. Classifica? Io non guardo indietro. Molti dicono che io sia un presuntuoso e arrogante, la mia voglia è quella di portare la squadra in avanti. Catania ha delle partite a disposizione per superare questa situazione. Giovedì mi aspetto dalla squadra i tre punti, dobbiamo vincere”.

“Mi piacerebbe sentire dire che siamo in finale di Coppa Italia, cosa mai verificatisi prima, e che abbiamo acquisito virtualmente l’accesso ai playoff nazionali. Mi hanno contestato che all’intervallo di Padova-Catania non ho commentato l’accaduto, quando ancora non mi rendevo bene conto di quanto fosse successo. Puoi dare un minimo di opportunità a chi lavora di capire la situazione? Troviamo pure quello che non va, non mi nascondo. Ma questo danneggia la squadra, quindi tutto il movimento. Se Catania città gioca contro gli avversari, vinciamo a mani basse. Ma se i giocatori sono sempre sotto pressione… loro hanno delle colpe sull’atteggiamento della squadra, ma con la città, tutti insieme, possiamo vincere. Oggi non è così”.

“Chi al posto di Laneri? Venire a Catania piace a tanti. Devo valutare bene, scegliere la figura del Direttore Sportivo non solo in funzione del prossimo anno perché vorrei continuità nella scelta. Ne conosco tanti, qualcuno un po’ meno. Sto cercando nel poco tempo libero che ho di stare con loro, parlando di calcio, di come vedono le partite e gli sviluppi del nostro club. Ribadisco che il Direttore Sportivo arriverà, magari iniziando a lavorare già prima che finisca la stagione per non rincorrere il mercato ma essere un po’ in anticipo su giocatori che possono essere in entrata e chi potrebbe non rientrare nel progetto futuro. All’interno della struttura societaria verranno inserite 2-3 figure nuove. Una forse a breve, gli altri due a fine stagione per aiutare la crescita del brand del club nell’ottica di accorciare la forbice di spesa e aumentare la voce dei ricavi. I due consiglieri li conosce bene il presidente, uno lo conosco anch’io. Saranno operativi più per la governance del club, per avere anche vigilanza sul mio operato. Non voglio lasciare zone grigie, inserire più uomini all’interno del CdA aiuta. Aggiungo che non c’è un budget già per l‘anno prossimo, dipende se il Catania sarà in B o in C. Devi avere un plan dietro la richiesta di un budget, devi conoscere bene che tipo di squadra vuoi fare, quanto vuoi investire ancora sul settore giovanile. Quest’anno abbiamo aumentato tanto la spesa anche nello staff giovanile, oggi a livelli di Serie A. Con Orazio Russo sono molto contento del lavoro che stanno svolgendo ma serve altro supporto”.

Iniziare una preparazione atletica mirata in funzione dei playoff? La variabile della posizione di classifica un pò condiziona la prestazione della domenica. Questa idea mi piace ed è stata pensata e concordata da Giovanni Petralia insieme al dottor Riso. Ha una sua logica, però dobbiamo dosarla bene perchè noi adesso abbiamo bisogno di punti per tirarci fuori da una zona di classifica nella quale non deve stare il Catania. Io quando ho giocato in Serie A ho realizzato un sogno, dicevano che non ce l’avrei fatta. E’ un po’ come il sogno che ho di andare in B col Catania. Mi dicono di lasciar perdere, di concentrarmi sulla costruzione della squadra per l’anno prossimo ma io posso ancora provare ad andare in B, poi se non ne sarò capace a fine stagione tirerò una riga facendo le dovute analisi con il presidente”.            

“Se avrei preferito puntare più su Liotti che Zanellato quando c’era la possibilità di prendere uno dei due? Non è professionale parlare dei giocatori. Con il senno di poi avrei scelto diversamente su più calciatori, sono contento di assumermi la responsabilità di avere sbagliato non attribuendo colpe a nessuno. Questo mi rende orgoglioso della mia posizione. Se si fanno dei cambiamenti non è un caso. Chi viene nel mio ufficio ha grande liberà di confrontarsi in un modo professionale e io decido, ascolto. Do tanta libertà perchè un professionista si possa esprimere al meglio, poi se non riesci a capire il contesto in cui ti trovi e l’opportunità che hai, non ho problemi a dire che la colpa è mia”.

“Errore non avere inserito un regista di centrocampo? Ci sono tante valutazioni da fare quando prendi un giocatore. A volte il play non ha grande personalità, se gioca in un altro club può essere diverso per lui rispetto a quando 17mila persone ti fischiano al primo passaggio sbagliato. Devi avere le spalle larghe. Maffei? Io ho grande stima per il futuro di Maffei, in questo momento non era facile dargli maggiore spazio, lui oggi gioca con regolarità in prestito a Fiorenzuola. Non so se è giusto o sbagliato ma per me abbiamo fatto bene. Quando decidi, devi andare dietro alle tue decisioni. Aggiungo che il mercato di gennaio è stato un grande stress. Basti pensare a Castellini, che hanno richiesto fortemente e penso che sarà così anche nella finestra estiva del calciomercato”.

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