Vediamo come l’allenatore rossazzurro Michele Zeoli ha analizzato la vittoria sofferta contro l’Auadace Cerignola in sala stampa:
“Noi nel muovere palla nel primo tempo eravamo sempre nella posizione giusta ma ci mancava quello che manca forse da sempre, gli ultimi 16 metri, dove o fai la giocata individuale o di reparto. Abbiamo avvicinato un pò Marsura a Cianci per dare un pò più di sostanza. Noi abbiamo vinto, ma di queste partite ce ne saranno altre. Bisogna essere onesti, diretti, dovrà dare una mano chi entra. il mio staff sta lavorando, questa settimana anche un allenamento in più è stato importante. Io non penso che sia mancanza di credibilità nel valore della squadra ma se loro sono più freschi, più liberi di testa nell’uno contro uno… c’è stato un momento che li capivo perchè passano gli anni ma la tensione, l’adrenalina, la pressione che c’è in questo stadio rimarrà adesso e per sempre, Zeoli o non Zeoli. E’ anche il bello di questa piazza”.
“Bisogna lavorare e fare punti. Se fai punti e sei più sereno guadagni probabilmente quei 20 minuti in più. Fino a poco tempo fa sentivo parlare di Turris, l’aspetto positivo è che adesso abbiamo messo dentro altre squadre. In questo momento noi non siamo quello che dovremmo essere, va guardata in faccia la realtà. Coppa Italia? Nello spogliatoio vogliono giocare tutti martedì, però devo fare delle scelte. Di Carmine e Quaini forse li recuperiamo, Tello non credo, vediamo cosa si è fatto Kontek. In ogni partita si brucia un cambio, per fortuna Furlan non ha avuto nulla”.
“Marsura falso nove? Davide è un ragazzo fresco mentalmente rispetto agli altri. Nessuno lo ha sottolineato, però lui ad Avellino, nonostante la sconfitta pesante, ha fatto un gol ed un assist. Col Potenza ha effettuato un assist per Chiarella e stava segnando. Col mio staff, analizzando varie situazioni, Cicerelli era leggermente in difficoltà. Ad un certo punto l’ho impiegato come falso nove perchè loro concedevano l’uno contro uno ma non siamo stati bravi a mandarlo in porta. Poi in quel momento ci è mancata la spinta di Chiricò, dovevamo cercare dall’altra parte Cicerelli che era più fresco. Queste letture ce le hai quando sei lucido in campo, se c’è quella tranquillità che ti permette di fare la giocata”.
“Costantino? E’ il cambio naturale di Cianci. Il ragazzo è un tesserato del Catania, capisco il suo momento, capisco la piazza, i fischi, però è meglio che faccia 20 minuti fatti bene piuttosto che 35 in cui becca i fischi. Ho preservato un ragazzo che in questo momento ha bisogno di aiuto. La mia caduta nella ripresa? Venti secondi li ho recuperati per la squadra (sorride, ndr). Sono scivolato, poi ci siamo rimessi a posto. Tanti si aspettano qualcosa di più dalla squadra, lo so, però noi dobbiamo fare i punti. Pensate un attimo a cosa sarebbe successo se non avessimo vinto. Io guardo continuamente la classifica perchè il mio ruolo è raggiungere l’obiettivo a breve”.
“In cosa è migliorato il Catania? Nel primo tempo noi a volte dovevamo costruire a tre a destra alzando Rapisarda e a sinistra alzando Zammarini facendo l’uno contro uno con Marsura, le situazioni c’erano ma la palla non andava come in allenamento e dunque lì capisci che la giocata è sporca. Diamo più linee di passaggio, dando più linee di passaggio un giocatore può sbagliare meno. Se sbagli meno diminuiscono i fischi ed hai più soluzioni. A me non sono piaciuti per niente i primi 5′ del secondo tempo, come se la gara fosse finita. Invece era lunghissima, eterna, loro si sono adeguati alla situazione e lì poi ci vuole personalità e gamba per reagire. I ragazzi devono capire che i dettagli sono importanti. Se la squadra arriva seconda nei raddoppi o viene saltata facilmente le motivazioni possono essere tante. Una squadra forte e che sta bene realizza il 2-0 e c’erano tutte le potenzialità per farlo”.
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