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Affonda il Catania al “Partenio-Lombardi”. Finisce 5-2 in favore dell’Avellino, la gara valevole per la 30/a giornata del girone C di Serie C. Il Catania dura complessivamente mezzora: i primi 20′ nel corso dei quali tiene discretamente bene il campo e 10′ ad inizio ripresa che hanno prodotto la realizzazione di due reti. Male, molto male la squadra di Lucarelli che si fa sbranare dai lupi, sfruttando l’inefficacia di una difesa di burro. Determinante, poi, il calo di tensione di un Catania che disputa una prova ben al di sotto delle attese. L’ennesima. Registrando ulteriori preoccupanti passi indietro.
Come detto gli etnei corrono pochi rischi nelle battute iniziali del match. Poi, dal 24′ in poi, l’Avellino comincia a macinare gioco con regolarità . Il Catania annaspa e va sotto al 30′: difesa scoperta, cross dalla destra di Sgarbi, inserimento di Rocca che sigla il classico gol dell’ex battendo Furlan, all’esordio stagionale. Catania sotto shock. Un paio di minuti più tardi, nuova discesa sulla fascia di Sgarbi (disastroso Celli) che serve Gori, il quale anticipa Curado e insacca. Tutto facile per l’Avellino. Gli irpini trafiggono nuovamente il Catania al 44′: passaggio filtrante per De Cristofaro che, a tu per tu con Furlan, conclude sul palo ma la sfera rimane lì e lo stesso centrocampista biancoverde riesce a depositare in fondo al sacco.
Va in archivio, così, una prima frazione terrificante per il Catania, chiamato ad una reazione d’orgoglio nella ripresa. Succede che, dopo l’intervallo, l’Avellino scende in campo con un atteggiamento deficitario, forse perchè inconsciamente sicuro di avere già la vittoria in tasca, mentre i rossazzurri provano ad approfittarne ed accorciano le distanze: Marsura al 49′ trova il varco giusto per prendere la mira e calciare in porta, superando Ghidotti. Il Catania continua a spingere e firma il secondo gol: cross in mezzo a beneficio del solito Castellini che s’inserisce pericolosamente e batte con freddezza Ghidotti.
Cambia tutto. La gara si riapre. Un Avellino rinunciatario rimette in gioco il Catania, alimentando le speranze di una clamorosa rimonta. Nel momento migliore dei rossazzurri, che sfiorano il 3-3 di nuovo con Castellini, s’infortuna il neo entrato Bouah. Lucarelli decide di giocarsi le carte Cicerelli, Welbeck e Cianci per tentare il pari. Invece i minuti scorrono ed il Catania progressivamente si sfalda di nuovo. L’Avellino rialza la testa, preme sull’acceleratore ed il neo entrato Russo cala il poker. Cross in area, il giocatore biancoverde lasciato solissimo insacca di testa (77′).
Al 79′ tentativo apprezzabile di Cianci dalla lunga distanza, palla a lato. Nel finale il Catania si sbilancia totalmente in avanti senza lucidità alcuna, sfilacciato e confuso. I padroni di casa portano a cinque le proprie marcature. Contropiede fulmineo, ripartenza devastante e Liotti batte Furlan (84′). In casa Catania piove sul bagnato con l’infortunio di Welbeck. Allo scadere dei 5′ di recupero concessi, può bastare così. Uscita a testa bassa dal campo per i rossazzurri, travolti dall’Avellino.
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