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Il Padova si aggiudica la finale d’andata di Coppa Italia, ma risultato che rimane aperto in vista del match di ritorno fissato per il 2 aprile. In terra veneta i padroni di casa riescono ad avere la meglio con un gol di scarto, al termine di un primo tempo giocato con autorità, qualità e determinazione dai biancoscudati ed una ripresa nella quale, invece, il Catania ha fatto circolare meglio il pallone riducendo le distanze con il gol della speranza di Monaco.
Nei primi 10′ di gioco il Padova dimostra di avere la piena intenzione di fare la partita, tenendo il più lontano possibile i rossazzurri dalla propria metà campo con aggressività, intensità, la giusta pressione e ordine tra i reparti. Sulle corsie esterne i rossazzurri faticano a spingere, con Cicerelli ben controllato dalla difesa padovana e Chiricò un pò più attivo del compagno, ma sostanzialmente innocuo ad eccezione di un paio d’inserimenti insidiosi.
La rete che sblocca l’incontro arriva al minuto 11: Ndoj perde un pallone sanguinoso a centrocampo, scatta il contropiede immediato del Padova, l’azione si sviluppa sulla sinistra con Zamparo che vede e serve Palombi al centro, pronto ad insaccare. Il Catania reagisce con un tiro alle stelle di Chiricò e poco altro, andando ben presto in confusione. Ne approfittano i biancoscudati che al 25′ raddoppiano. Angolo battuto da Radrezza, svetta Crisetig che anticipa tutti in area battendo Furlan. Difesa etnea chiaramente colpevole nella circostanza.
Ancora Padova vicino al tris con Palombi, ma Furlan effettua un buon intervento su Palombi (34′). I rossazzurri, al 43′, si fanno vedere in avanti con il tiro di Chiricò murato da un difensore veneto. Poco dopo, respinta di Zanellati sulla conclusione di Di Carmine, ma l’attaccante è in posizione di fuorigioco. Durante l’intervallo, invasione di campo di un gruppetto di supporters catanesi, lancio di fumogeni e bombe carta. Dopo qualche momento di tensione si riprende a giocare con ritmi più bassi.
Catania maggiormente equilibrato a centrocampo con l’inserimento di Welbeck, cala il Padova che ha speso tante energie nella prima frazione. Etnei un pò più manovrieri che trovano l’episodio che riporta in partita la squadra di Zeoli: al 77′ Monaco, di testa, sugli sviluppi di un corner battuto da Peralta realizza il 2-1. Passano pochi secondi ed ecco una nuova disattenzione difensiva del Catania ma Furlan risponde presente sul tiro di Tordini di prima intenzione.
Nei restanti minuti i rossazzurri chiudono meglio i varchi, provano ad affacciarsi ancora nell’area di rigore padovana ma manca qualcosa nell’ultimo passaggio. Nel corso dei 4′ di recupero concessi, Catania in dieci per l’espulsione diretta di Welbeck: il ghanese viene inizialmente ammonito, poi l’arbitro Perri si affida al VAR e opta per l’estrazione del cartellino rosso. Termina così il match, risultato ancora recuperabile ma il Catania, al “Massimino”, dovrà fare molto di più se vuole credere ancora nella possibilità di vincere la Coppa.
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