BREVE: “Catania, a centrocampo la coperta è corta. Bisogna andare a Torre del Greco con personalità”

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Riportiamo alcune considerazioni di Carlo Breve, allenatore ed opinionista, ai microfoni di Telecolor con particolare riferimento al match di Padova ed al prossimo impegno di campionato sul terreno di gioco della Turris:

“Ndoj? In occasione del vantaggio padovano al 10′ del primo tempo, non si può commettere un errore di superficialità come quello. Probabilmente in quel ruolo non ha l’abito giusto, è un ruolo di grandissima responsabilità e Crisetig ha dimostrato come dovrebbe agire il play davanti alla difesa con grandissima sostanza. A centrocampo la coperta è corta, mancava anche Tello, Zeoli doveva far rifiatare Welbeck, l’unico giocatore dal punto di vista tecnico che magari poteva palleggiare bene era Ndoj. Zeoli ha puntato forte su di lui ma è stato tradito dal giocatore, che è mancato nell’atteggiamento. Atteggiamento giusto, invece, quello di Sturaro ma il problema è che la gamba non gira, gli serve minutaggio. Nella parte finale di stagione io credo che Sturaro sarà un valore aggiunto per il Catania”.            

“Turris? Il cambio di allenatore ha dato i frutti sperati dopo le prime giornate di assestamento, Menichini è un allenatore più pragmatico rispetto a Caneo, bada più al sodo e la Turris si sta rivelando nelle ultime giornate una delle squadre più in forma. Io a Torre del Greco ricordo quando giocai con l’Acireale in 9 contro 11 strappando un punto con Busetta allenatore. Campo difficile, ci ho giocato tantissime volte. Ambiente caldo, ma una squadra come il Catania non può subire l’ambiente, deve andare lì e dettare la propria personalità riuscendo a fare risultato”.

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