VERSO PICERNO-CATANIA: conosciamo meglio la squadra di Longo

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Martedì il Catania torna in campo. Appuntamento allo stadio “Donato Curcio” al cospetto del Picerno allenato da Emilio Longo. Il 50enne tecnico salernitano, dopo le esperienze da vice a Livorno e da allenatore in prima squadra alla Folgore Caratese, la scorsa stagione ha ottenuto eccellenti risultati anche in Serie C, alla guida del Picerno, portando i lucani al sesto posto. In questo campionato il Picerno ha collezionato 42 punti caratterizzati dalle realizzazione di 36 gol (migliore attacco del torneo) con 18 reti subite (terza miglior difesa), occupando attualmente la quarta posizione in classifica alle spalle di Benvento, Avellino e Juve Stabia.

Confermatissimo sulla panchina rossoblu, Longo ha adottato molto spesso in carriera il 4-3-3 ma, negli ultimi mesi, applica con regolarità il 4-2-3-1. Attraverso alcune dichiarazioni rilasciate da Longo a La Casa di C si può riassumere la filosofia calcistica di Longo: “Come dico sempre, per vincere le partite serve segnare un gol in più dell’avversario! La ‘mia’ squadra deve sempre proporre e, soprattutto, divertirsi. L’aspetto essenziale è la condivisione: delle idee, delle letture, degli obiettivi. Poi il calcio, soprattutto quello moderno, è funzionale. Per come la vedo io, non puoi preparare un canovaccio tattico e applicarlo in maniera uguale a tutte le partite. Il calcio è funzionalità e lettura, è pensare rapidamente e fare la giocata giusta nel minor tempo possibile!”.

Curiosità. Thomas Heurtaux, ex difensore di Udinese e Salernitana, in un’intervista rilasciata al portale derbyderbyderby.com ha dichiarato a proposito di Longo: “Al di là degli allenatori affermati, devo ammettere che un tecnico di spessore che ho avuto è Emilio Longo. L’ho conosciuto qualche anno fa alla Folgore Caratese, dove già in passato mi sono allenato grazie alla disponibilità di un club davvero organizzato, e devo ammettere che è un allenatore di altissimo livello, che ha tutte le carte in regola per poter guidare un club importante a livello nazionale. In alcune cose mi ricorda mister Guidolin”.

Non ci si attende un Picerno rinunciatario, come confermato dallo stesso tecnico dei lucani alla vigilia della partita, bensì un avversario propositivo. Il centravanti Murano è l’elemento sulla carta più pericoloso della formazione rossoblu a cui è richiesto di finalizzare l’azione ma anche di favorire l’inserimento dei compagni, ad esempio l’insidioso Albadoro o il promettente Santarcangelo che può partire alle sue spalle. Da qualche tempo si è ristabilito dall’infortunio il trequartista Maiorino, elemento di indubbie qualità con tanta esperienza in C che può trovare la giocata vincente se gli si concede spazio.

Sugli esterni il Picerno annovera giocatori interessanti, vedi Esposito, oppure Albertini e Ceccarelli. In difesa spicca il centrale classe ’97 Gilli, non a caso richiesto anche in Serie B. A centrocampo il valore aggiunto è Andrea Gallo, fresco di rinnovo, giocatore dinamico e tatticamente completo che s’incastra benissimo con un elemento come l’argentino De Ciancio, uno degli uomini più rappresentativi della squadra. Attenzione, dunque, a questo Picerno che presenta in organico buone individualità ed un collettivo solido, sbarazzino ed efficace che esprime un bel calcio. La società, poi, si presenta con un’organizzazione capillare, guidata da una proprietà molto solida capace di costruire un vero e proprio gioiello in una realtà di circa 5mila abitanti.

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