STAMPA LOCALE – Vagliasindi: “Squadra in ritiro. Non può essere questo il Catania. Qualcuno, dal massimo dirigente al magazziniere, non sta facendo bene quello che dovrebbe fare”

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Così il giornalista Alessandro Vagliasindi, ai microfoni di Telecolor nel corso di ‘Anteprima Corner’ dopo la sconfitta di misura riportata a Latina:

“Il Catania va in ritiro. Già ieri nel post gara si era profilata questa eventualità. Il Catania va in ritiro a Belpasso, lì trascorrerà i giorni che separano dalla partita interna con la Juve Stabia e poi, chi lo sa, magari è una misura che verrà prorogata in vista di queste tre partite che diventano determinanti anche per le voci che si sono diffuse in merito a delle riflessioni che la dirigenza starebbe facendo sulla posizione di Lucarelli ma che ovviamente tengono un po’ tutto legato in funzione della partita di cui si parla da parecchie settimane, quella contro il Rimini del 28 febbraio che diventa a quel punto uno spartiacque per cercare di capire in che direzione questo progetto può proseguire e con quali protagonisti, tenuto anche conto che ad oggi manca una figura come quella del Direttore Sportivo che tutti i club professionistici hanno nel loro organigramma”.

“In questa fase lo scollamento è evidente perché non può essere quella la squadra che deve rappresentare il Catania nel prosieguo di questo campionato ed eventualmente nei playoff, anche se oggi è più corretto parlare di rischio playout. Non può essere quella la faccia del Catania, la squadra che per un tempo intero non è riuscita a tirare sostanzialmente nello specchio della porta contro una Latina che era rabberciato tanto o forse più del Catania in termini di assenze e indisponibilità, tra l’altro anche nel corso della gara il Latina ha perso il capocannoniere Fabrizi per infortunio. Parlare di indisponibilità è un fatto rilevante ma non può essere soltanto questa la causa dell’espressione di un non-gioco come nel secondo tempo a Latina, senza impensierire il portiere di casa”.

Nove sconfitte maturate col punteggio di 1-0 dimostrano che questa squadra ha delle criticità da un punto di vista mentale, non riesce in pieno ad assorbire le negatività di una partita. Questa squadra però bene o male riesce a tenere in bilico in qualche modo il risultato, le tante sconfitte per 1-0 dimostrano anche un divario tra il Catania e l’avversario di turno non così rilevante. Sul piano difensivo la squadra tiene la gara in equilibrio salvo poi capitolare per episodi come i gol straordinari di Riccardi e Gallo, ma dalla cintola in su purtroppo non riesce a chiudere l’azione. I rinforzi che dovevano alzare il livello del reparto offensivo del Catania da gennaio in poi, finora, non hanno portato quel contributo che auspicavamo”.

“La sterilità offensiva ingigantisce un po’ tutto. Le altre squadre anche gli eurogol – come quello di Gallo a Picerno e Riccardi a Latina – li trovano. Il Catania non segna invece da tre partite. Con una squadra che ha delle individualità che credo nel girone C abbiano forse soltanto Avellino e Benevento – al di là del fatto che la squadra sia nuova, ricostruita a gennaio e quindi con dei tempi necessari di integrazione tra gli stessi interpreti – mi riesce complicato pensare che non si riesca a far gol in tre partite perchè nel bagaglio tecnico di questi giocatori c’è la conclusione a rete, l’assist, la scelta dei tempi sulle palle inattive e invece non sta funzionando nulla. Devo pensare che, nell’insieme delle tessere di un puzzle chiamato club, manca qualcosa. Non tutti stanno facendo bene quello che dovrebbero fare affinchè questa squadra produca un gioco continuo, organizzato e conseguentemente gol e risultati. Non parlo dei giocatori ma di tutte le tessere del puzzle Catania FC, dal massimo dirigente al magazziniere. Si presuppone che tu abbia delle professionalità di livello alto che nel loro ambito di competenza riescano a dare quel qualcosa in più che porti punti, risultati, morale e soprattutto rapporti con l’ambiente. In questo momento i rapporti con l’ambiente mi sento di poter dire che siano purtroppo ai minimi termini”.

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