Ex compagni di squadra, ieri allenatori rivali nell’arco dei 90’ ed amici fuori dal campo. Una situazione che ha visto protagonisti Paolo Bianco e Fabio Caserta, il primo sulla panchina del Modena, il secondo su quella del Cosenza. Risultato finale di 1-1 in terra emiliana, con i canarini in zona playoff ed i lupi al tredicesimo posto in Serie B. Da calciatori hanno giocato insieme prima con i colori del Catania e qualche anno dopo fasciati dal nerazzurro dell’Atalanta.
Furono grandi protagonisti tra gli etnei conquistando la promozione diretta in Serie A con Pasquale Marino alla guida. Caserta rimase un altro anno a Catania, mentre Bianco passò al Cagliari, sempre in Serie A. Si ritrovarono tre anni dopo, ingaggiati dall’Atalanta, per una stagione però piuttosto travagliata, nella quale si succedettero ben quattro allenatori, Gregucci, Antonio Conte, Bonacina e Bortolo Mutti, con retrocessione finale in B.
“Caserta, prima di tutto è un amico, abbiamo avuto due esperienze insieme da calciatori, una bellissima a Catania quando abbiamo vinto la B, e una meno positiva a livello di gruppo a Bergamo. Abbiamo fatto insieme anche il corso di Coverciano. Secondo me è un allenatore pronto a salire di categoria”, le parole di Bianco. Caserta, invece, si è così espresso su di lui: “Bianco non è solo un collega ma un grande amico, abbiamo condiviso momenti belli e meno belli. È una persona con qualità tecniche ma soprattutto umane, che rivedo con grande piacere”.
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