Un abisso marca le differenze tra i due Catania visti rispettivamente con Taranto e Rimini. Due partite diverse, entrambe però di un certo valore. Nel primo caso i rossazzurri hanno steccato, forse distratti dal desiderio famelico, qualche giorno più tardi, di strappare un pass per la finale di Coppa Italia di categoria che poteva, come ha fatto, cambiare le carte in tavola per il rush decisivo di questa stagione.
Prima di tutto, ancora una volta, sono valse dunque le motivazioni di questo gruppo che via via sta acquisendo i parametri giusti per potersi definire squadra. Fisicamente alcuni calciatori stanno crescendo, altri si stanno integrando sempre meglio nei meccanismi di gioco voluti da Lucarelli.
La prestazione corale è stata positiva, ci sono stati momenti di sofferenza assorbiti bene da una fase difensiva che ha lasciato pochi spiragli. Nel finale si è combattuto di più e si è rischiata qualcosina. Per quanto riguarda la fase offensiva, invece, il Catania ha dimostrato ancora una volta di dipendere da quei giocatori che al momento sono più in forma, quelli capaci cioè di determinare l’esito della partita con una giocata. Sturaro e Cicerelli confezionano magistralmente il vantaggio nel primo tempo, ottimi gli inserimenti del centrocampista, da rifinitore per gli uomini d’attacco. Quello di Castellini è “semplicemente” un eurogol, una giocata pazzesca – da togliere il fiato e da infarto per i ventimila del Massimino – che decide la contesa quando sembrava probabile la disputa dei tempi supplementari.
E adesso? Lo stesso temperamento, la stessa quadratura tattica deve segnare il finale di quest’annata calcistica. Passa da questo necessario cambiamento, dalla ricerca della tanto desiderata continuità la speranza di poter perseguire un obiettivo impensabile, quale la promozione in cadetteria.
Conferme sono arrivate sull’assetto a 4 dietro e su una mediana robusta ma al tempo stesso dinamica, si attendono i gol delle prime punte che però dal punto di vista del sacrificio stanno dimostrando il proprio attaccamento alla causa.
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