L’EDITORIALE – Una scoppola che fa male, unità di intenti per superare l’ostacolo Rimini

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foto Catania FC

È uno scenario surreale quello che si è configurato in casa Catania alle porte di una partita determinante, che può valere una intera stagione, come quella prevista per mercoledì sera al Massimino in occasione del match di ritorno delle semifinale di Coppa Italia contro il Rimini. I rossazzurri volevano arrivarci bene, invece a Taranto è arrivata la dodicesima sconfitta stagionale, una scoppola che fa male contro un avversario particolarmente determinato a fare bene.

Determinazione che non doveva mancare anche tra gli uomini di Cristiano Lucarelli, deludente l’approccio e ovviamente il risultato. Episodi a parte è mancato il mordente che si era visto contro la Juve Stabia. Soliti argomenti, insomma. Nel momento in cui si potrebbe dimostrare qualcosa la squadra perde la bussola e delude le aspettative mancando l’appuntamento con la continuità di risultati mai conseguito quest’anno.

Comtro il Rimini, nonostante il dopo partita complicato con Lucarelli che non si è presentato ai microfoni della stampa e con i tifosi inferociti per il risultato, occorre l’ultimo sforzo della piazza per non lasciare alibi ad una società che sta sbagliando tanto. Senza unità, infatti, mercoledì non si arriva da nessuna parte. Un’ultima gettone per gettare il cuore oltre l’ostacolo e allungare la stagione sperando che ai desideri si accompagni anche una benevola realtà.

Cosi, comunque, lontano non si va. Dopo questa partita sarà tempo di tracciare, seppur con anticipo, un sommario bilancio di quest’annata e a Pelligra toccherà fare la voce grossa per gli investimenti fatti, da garante di quel sogno rossazzurro che ha fatto proprio rilevando dal Comune la possibilità di riaccendere la fiamma dell’entusiasmo di una Città calcisticamente parlando sprofondata in un baratro troppo triste per esser vero.

Ultima fermata, ultima battaglia pallonara per dimostrare qualcosa. La partita dell’anno si gioca mercoledì, se si andrà avanti occorrerà cambiare mentalità.

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