“Sparare a zero sarebbe inutile, ma certe verità vanno raccontate” riporta La Sicilia. “Riguardano le scelte estive e la perdita di tempo dopo aver vinto il campionato di D con tre mesi di anticipo. Riguardano le scelte tecniche che non hanno dato i frutti. La cosa peggiore emerge adesso: chiunque giochi in attacco, per esempio, sbaglia mira. Prendete Costantino ieri. Roba da non credere e non è la prima volta che fallisce gol fatti. L’aggressività? Inesistente a centrocampo come negli ultimi venti metri. In difesa becchi un gol e mai riesci a rimontare. Come si fa a perdere per sette volte 1-0 senza una reazione produttiva?”.
“Preoccupante che arrivino dodici giocatori, con enorme dispendio economico da parte del club, senza che nulla possa cambiare. Certo, poi gli infortunati a mai finire, il tempo di fare ambientare i nuovi quando si gioca ogni tre giorni e non puoi allenare gli schemi”. Tutto questo in attesa di Sturaro. “Navighiamo al buio tutti: tifosi, città e anche chi dovrebbe informare – si legge – che non riceve i convocati da proporre al pubblico. Ogni mattino sembra mezzanotte dalle parti di Piazza Spedini. Ieri l’ennesima prova irritante”.
Il quotidiano, inoltre, ribadisce il concetto che “chi accetta il Catania deve capire quanto pesa il blasone di una piazza che fino a oggi ha sempre sostenuto ricevendo quasi sempre sconfitte e umiliazioni. La Coppa Italia cancellerà i fallimenti del campionato? Lo speriamo tutti quanti”.
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