LA SICILIA – Bergessio: “Catania nel mio cuore per sempre. Rifiutai il Palermo. ‘Massimino, lo show continua. Serve pazienza”

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Nei giorni scorsi Gonzalo Bergessio ha annunciato l’addio al calcio giocato. All’interno del quotidiano La Sicilia viene riportata un’intervista dell’attaccante argentino che ricorda i suoi trascorsi in maglia rossazzurra:

“Catania ha per me sempre un posto privilegiato. Da voi ho giocato al di là del contratto. C’era il cuore che mi spingeva a dare il massimo, c’era la passione. C’era la spinta della gente che rendeva il ‘Massimino’ un posto magico. In hotel, nelle ore che precedevano le gare, non vedevamo l’ora di uscire dall’hotel che ci ospitava. Sul bus prendevo posto spesso vicino Izco e Barrientos e pensavamo a dare tutto in quei 90 minuti”.    

“Ricordo che ho fatto gol quasi a tutte le grandi. Abbiamo battuto la Roma, che aveva fior di campioni, ricordo la tripletta al Siena. Se devo ricordare una gara importante cito il derby col Palermo, quando il 3 aprile 2011 feci il secondo dei quattro gol. Fu una festa, ancora avverto quella sensazione che ci trasmetteva il pubblico. Una gioia immensa. In tribuna c’era mia moglie, aspettavamo una bimba, poi è nata Francesca che ha 10 anni. Catanese doc, nel 2018 l’ho portata in città, a luglio torno e rifaccio le foto allo stadio e davanti al murales che mi è stato dedicato. E poi voglio fare la scorsa di arancini e granite. Ora sì, posso farlo”.            

Ricorda quando, in passato, fu sul punto di tornare in Italia: “Mi aveva cercato il Chievo, mi proposero Palermo e dissi di no. Il contratto dei rosanero era davvero importante sotto ogni punto di vista, ma esiste anche il cuore. A Catania ero stato bene, sono stato sempre rispettato e amato. Non me la sono sentita di vestire la maglia di un altro club siciliano contro cui avevo lottato per vincere e per portare in alto il nome di Catania. Allenatori? Rapporto speciale con Maran. Ho lottato contro avversari difficili da superare come Chiellini e Bonucci. Con Chiellini ho subito un infortunio grave ma non credo lo fece di proposito, con gli anni tutto si ammorbidisce.                                       

“Il Catania di oggi? Siamo tifosi assidui del Catania un pò tutti gli argentini. Più stiamo lontani, più siamo legati alla città e a quelle stagioni. La società è nuova, la Serie C non è la D. L’inizio è stato difficile ma c’è una proprietà forte e si farà valere. Serve pazienza. Vedere anche in C lo stadio stracolmo è uno show che continua. Non c’è tempo e neanche categoria che tenga, a Catania”.

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