L’edizione ‘Sicilia e Calabria’ de La Gazzetta dello Sport si sofferma sulla sconfitta di misura del Catania a Taranto. “Il rischio era quello di avere la testa alla gara di Coppa Italia contro il Rimini”, si legge. “E nel quarto d’ora di avvio il Catania ha subìto la veemente partenza del Taranto, passato in vantaggio con De Marchi dopo una decina di minuti”.
“Lentamente la squadra di Lucarelli è entrata in partita, provando a sfondare sulla fascia destra con alcune giocate di Chiricò, il migliore nel primo tempo degli etnei. Nella ripresa il Catania ha mutato più volte pelle, cambiando ben tre moduli. Lucarelli le ha provate tutte, senza riuscire a fare svoltare la prova della sua squadra. Si era affidato all’ex Cianci come unica punta nel 4-2-3-1 iniziale. Poi ha provato il 3-4-3 fino al 3-4-1-2 con l’ingresso di Peralta alle spalle di due centravanti di peso – riporta ancora il quotidiano -. Un paio di tentativi sono stati prodotti, troppo poco per cercare di portare via almeno un punto dallo Iacovone”.
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