L’allenatore del Latina Gaetano Fontana soddisfatto dopo la vittoria inflitta al Catania. Queste le sue parole in sala stampa:
“Solo con il talento non si va da nessuna parte, prima della partita ho chiesto ai ragazzi quale fosse il loro sogno. Ho detto di rispondere facendo arrivare ai tifosi la loro energia. Credo che sia stata una gara dal punto di vista temperamentale molto intensa, impegnativa. Un po’ di timore reverenziale all’inizio credo fosse anche naturale e logico, nel primo tempo abbiamo perso un po’ di distanze perchè ci aspettavamo lo schieramento del Catania ma scivolavamo male e quindi qualche azione in più partiva dagli avversari. Poi nella ripresa abbiamo messo a posto alcune cose e percepivo che avremmo fatto un secondo tempo diverso. Successivamente siamo riusciti a mantenere le distanze, nel recupero palla eravamo più vicini”.
“Ero andato a salutare Lucarelli, ha rifiutato il saluto, io mi stavo avvicinando alla mia squadra, mi dispiace tanto che non abbia accettato il saluto perchè non credo di aver fatto nulla di irriverente nei suoi confronti. Ad un certo punto è arrivato un giocatore che non ho riconosciuto e mi minacciava, gli ho chiesto cosa volesse da me e l’arbitro mi ha dato il cartellino rosso. Giuro sui miei figli che queste sono state le mie testuali parole. Onestamente sono tanto amareggiato perchè preferirei prendere amonizioni o squalifiche per altri motivi e non solo perchè ho chiesto cos’avesse quel calciatore nei miei riguardi, anche perchè mi sembrava eccessiva quella sua manifestazione nei miei confronti”.
“Qualcosa a livello di corsa devi concedere contro giocatori strutturati e molto forti come quelli del Catania. Mi aspettavo questo tipo di Catania, sceso in campo per fare risultato. Nonostante l’episodio del saluto negato ho grande stima di Lucarelli, i risultati magari non stanno arrivando adesso ma con il suo lavoro sono certo che riuscirà a tirare fuori qualcosa in più da questa squadra. Se non hanno portato a casa punti da Latina credo che il merito sia sostanzialmente della mia squadra che ha concesso solamente un tiro in porta se non erro nel primo tempo, noi oltre al gol siamo andati vicini al raddoppio anche con delle situazioni che potevano essere capitalizzate meglio. Specialmente nel primo tempo abbiamo peccato nell’aggressione dell’area di rigore perché arrivavano tanti palloni davanti al portiere, ma non posso pretendere molto di più da questi ragazzi che mi stanno dando davvero tanto”.
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