Il punto di vista dell’ex difensore del Catania Ciro Capuano sulle strategie di mercato della società rossazzurra e le ambizioni della squadra di Lucarelli, nel corso della trasmissione ‘Sport Sicilia Preview’, su Telecolor:
“Il Catania ha reperito sul mercato un mix di giovani ed esperti. Quando cambi nel mercato di gennaio tante pedine ci sono delle difficoltà perché non è facile mettere insieme una nuova squadra. In genere queste operazioni si fanno a giugno, ma secondo me hanno programmato anche nell’ottica del prossimo anno. Bisogna avere pazienza. Sappiamo che c’è ancora da disputare la semifinale di ritorno di Coppa Italia, dove il Catania si gioca tutto. Può darsi che la società abbia programmato anche in funzione della Coppa, che ti dà la possibilità di accedere ai playoff da una posizione privilegiata. La speranza è di entrare in zona playoff e che questo nuovo assetto di squadra si possa assemblare per affrontare al meglio gli ultimi mesi decisivi della stagione. Sulla carta i giocatori sono abbastanza forti, l’organico presenta qualità e quantità ma serve il tempo necessario allo staff per lavorare in una certa maniera ed i giocatori devono sapere che giocano in una piazza abbastanza difficile”.
“Ho visto giocare il Catania a Rimini, devo dire che il gioco c’è stato ed il Rimini si è difeso bene. Il match di ritorno diventa fondamentale. Il Catania è uscito sconfitto di misura anche a Picerno, ma riflettiamo anche sul fatto che affrontava una squadra seconda in classifica. Basta veramente poco per sistemare alcune cosine e mettere insieme dei risultati, puoi ci vuole anche un pizzico di fortuna che non guasta. Secondo me i giocatori ci sono, diamo modo allo staff tecnico di assemblarli per riuscire a trovare la spinta finale. Gente come Sturaro e Monaco hanno anche un certo passato. Conosco molto bene Cicerelli, sono calciatori importanti che hanno già giocato in piazze importanti. Ora tutti insieme devono trovare la ciliegina per fare divertire i tifosi. Va trovata la chiave insieme all’allenatore perché la società il passo lo ha fatto”.
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