CATANIA: Vassalle e l’importanza della figura del mental coach

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foto lanazione.it

Negli ultimi giorni ha fatto ritorno al Catania il mental coach Eugenio Vassalle. Ma quanto è importante nel calcio curare l’aspetto psicologico? In un’intervista concessa in passato a calciofere.it, Vassalle ha spiegato l’importanza del fattore mentale. Ne riportiamo di seguito un estratto per capire meglio anche il ruolo che il professionista ricopre nello staff rossazzurro:

“Solo la tranquillità conduce a risultati. Nel calcio è una figura relativamente nuova ma il mental coach esiste da molto tempo in diversi sport, per uscire da situazioni come paura e stress e rendere tranquillo l’ambiente.  Nel calcio è entrato perchè è cambiata la disciplina, oggi abbiamo calciatori più tecnologici, quindi è frutto dell’evoluzione tecnica del lavoro. Nel calcio di oggi ci sono complicazioni nuove, che bisogna saper interpretare ed il mental coach serve a anche a questo. Chiaramente il calciatore deve capire questa nuova comunicazione, che del resto fornisce un valore aggiunto anche agli articoli, alla stampa. Spesso si dice di non fare tanta pressione sui calciatori perchè l’ambiente non era abituato a queste situazioni, ma la realtà è che il calcio è cambiato e un professionista deve sapersi adattare. Il mental coach può essere d’aiuto anche in questo”.         

“Il punto fondamentale – spiega – è che il gruppo deve lasciare fuori dal campo tutto quello che non riguarda il calcio e la partita, i problemi esterni che ciascuno ha, non devono varcare la porta degli spogliatoi. Il mio lavoro è questo: staccare questi due aspetti e donare l’equilibrio che serve ad un club ambizioso”. 

“In fondo, chi sta al primo posto e chi sta all’ultimo hanno in comune la paura di vincere o di perdere. Se sei primo non devi sentirti una corazzata, altrimenti vai in campo sminuendo il valore degli avversari, mentre se stai in fondo non devi sentirti il peggiore altrimenti perderai sempre. Bisogna vivere il presente per arrivare a grandi performance”. E sulla mentalità vincente sottolinea: “Non vuol dire vincere sempre, ma pensare di potersela giocare sempre con tutti”.

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