Piena zona playout con 22 punti raccolti in altrettante partite, appena cinque vittorie, sette i pareggi e dieci le sconfitte riportate in questo campionato con 25 reti all’attivo e 33 al passivo (terza difesa più perforata del girone C, settimo attacco meno prolifico). Questo dicono i numeri che il Monopoli ha fatto registrare finora in campionato. Numeri che sono identici a quelli del Catania se ci riferiamo al rendimento casalingo (14 punti frutto di 3 vittorie, 5 pareggi e 3 sconfitte i pugliesi; 4 vittorie, 2 pareggi e 4 ko gli etnei con una partita in meno). Nel complesso molto meglio il Catania in fase difensiva avendo subito finora 17 reti contro le 33 del Monopoli, ma si fa leggermente preferire statisticamente il reparto avanzato biancoverde considerando i 25 gol messi a segno contro i 23 della squadra rossazzurra.
Anche il Monopoli ha effettuato un cambio alla guida tecnica. Dopo avere affidato nella prima parte di stagione la panchina a Francesco Tomei, storico vice di Eusebio Di Francesco negli anni di Pescara, Lecce, Sassuolo e Roma, il timone biancoverde è passato a Roberto Taurino, ripartito da Monopoli dopo poco la parentesi negativa al Monterosi Tuscia. Taurino ha portato subito una novità sotto il profilo tattico, schierando la squadra secondo un 3-4-2-1 o 3-5-2 rispetto al 4-2-3-1 quasi costantemente adottato nella gestione Tomei.
Nonostante la grande affinità con la difesa a tre, Taurino si è sempre definito abbastanza flessibile e sostenitore di un’idea di calcio priva di dogmi immutabili. In un’intervista di qualche tempo fa ha dichiarato: «Si può vincere in tanti modi. Ci può essere un’attitudine o un’altra. Il nucleo tattico di una squadra si vede solo ad inizio gara, poi i giocatori vanno in continuo movimento. Anche chi difende a tre può trovarsi a quattro. Le cose determinanti nel calcio sono l’occupazione dello spazio e i tempi di gioco». Predilige sempre un ritmo intenso e un approccio mai rinunciatario. Tra i punti cardine del suo stile di gioco ci sono il grande lavoro sulle corsie esterne e la costruzione dal basso.
L’organico monopolitano si presenta profondamente rinnovato. Sono andati via nell’attuale finestra di calciomercato giocatori importanti. Su tutti il bomber Starita, ceduto al Benevento. Via anche elementi come l’estremo difensore Perina, il centrocampista Vassallo, il difensore Cargnelutti, la punta Santaniello. In compenso si sono trasferiti alla corte di Taurino il forte centrocampista siciliano Bulevardi, la punta in prestito dal Pescara Tommasini, l’esperto centrale di difesa Bizzotto, il terzino Barlocco, l’ex centrocampista del Catania Vitale, la punta Sosa dal Cerignola, il terzino palermitano La Vardera, l’esterno d’attacco Riccardi.
Un po’ come nel caso del Catania serve tempo affinchè i nuovi si integrino con chi da inizio stagione fa parte della rosa del Monopoli. Assorbito il doppio ko riportato con Casertana e Monterosi Tuscia, la squadra ha rialzato la testa con una prova d’orgoglio contro il Potenza. Un ritorno alla vittoria tanto atteso, mancante dallo scorso mese di novembre e che ha rivitalizzato la squadra, come evidenziato dallo stesso allenatore biancoverde prima della partenza per Catania. Corsa, agonismo e la freschezza atletica di una squadra nel complesso abbastanza giovane con alcune individualità interessanti più qualche tassello che dona esperienza ed aggiunge qualità alla rosa. Queste, in buona sostanza, le caratteristiche principali di un Monopoli guidato in difesa dal leader messinese Fazio ed a centrocampo da De Risio, altro giocatore esperto, tutto polmoni, dedito soprattutto al recupero palla e alla protezione della difesa senza dimenticare Hamlili, misto di grinta, determinazione, intelligenza e tecnica. Da tenere d’occhio anche gli esterni, molto dinamici.
***CLICCA QUIÂ per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***