Il giornalista Alessandro Vagliasindi, ai microfoni di Telecolor nel corso di ‘Anteprima Corner’ parla così della prestazione offerta dal Catania al cospetto del Brindisi:
“Ho la sensazione che questa non sia l’ennesima vittoria da ripartenza. Questo campionato finora altalenante ha proposto spesso il tema della sconfitta nel turno precedente e la vittoria in quella successiva. Stavolta credo che si possa parlare di qualcosa di nuovo, di diverso. Sia per l’assetto tattico che ha creato i presupposti per quest’affermazione, ma soprattutto per gli interpreti. Nel senso che oltre alla valenza del fatto che questa vittoria è avvenuta per via di tanti nuovi interpreti, c’è un fatto eclatante. Cioè che la squadra con questo sistema di gioco attacca con più uomini e riempie meglio l’area di rigore”.
“Faccio notare che nella gestione Tabbiani, tra campionato e Coppa Italia, il Catania viaggiava alla media di un gol a partita fatto. Nel segmento di gestione di Lucarelli questo dato è salito in modo esponenziale a 1.70 a partita. Significa che questa è una squadra che nella produzione realizzativa sta dando dei segnali nettamente diversi. Adesso evidentemente l’evoluzione tattica della squadra con il trequartista e due attaccanti, soprattutto con il contributo fattivo anche dei quinti, in proiezione sotto il profilo realizzativo potrà dare senz’altro certezze”.
“La presenza di un secondo attaccante di ruolo come Costantino ha consentito a Di Carmine di giocare adesso più fronte alla porta che spalle alla porta, diversamente dalla gestione Tabbiani quando spesso soffriva di solitudine. La presenza di Costantino ha dato una posizione e delle tracce diverse a Di Carmine. L’impiego dal 1’ di Peralta, che ha relegato in panchina Chiricò, è un messaggio a i naviganti. Nessuno, cioè, ha il posto assicurato e lo stesso discorso vale per Chiricò. L’ingresso di Peralta inoltre è importante perché credo che il calciatore abbia dei temi di gioco più consoni allo sviluppo offensivo della manovra del Catania. Un giocatore più pratico, svelto di pensiero, che gioca a due tocchi e ha avuto la lucidità e la bravura, in occasione del gol che ha sbloccato il risultato, di dare con i tempi giusti e la giusta geometria il pallone che poi Di Carmine ha convertito in quel gran bel gol di destro. Sono emersi dei segnali nuovi su cui costruire qualcosa di più duraturo e promettente”.
“Zammarini è stato uno dei protagonisti più incisivi della vittoria del Catania, non tanto per il gol parso abbastanza casuale perchè forse era un cross, letto e decifrato male dal portiere, quanto per la presenza maggiore negli ultimi venti metri del campo. Giocatore con minutaggio molto alto che in C può e deve fare la differenza. Credo stia beneficiando degli effetti di questo cambio di pelle del Catania e soprattutto la squadra mi sembra più corta, vedo distanze più corrette tra i reparti, si corre meglio ed il pallone viaggia ad una velocità diversa rispetto ad un mese e mezzo fa”.
“Dobbiamo aspettarci ancora tante operazioni da qui a fine mercato sia in uscita che in entrata. Lucarelli ha detto testualmente che dal mercato possiamo aspettarci di tutto. Questa è un’indicazione molto chiara di quello che ha in testa la dirigenza la quale, attraverso le tante cessioni che ha in agenda, potrebbe aprire degli scenari in tutti i settori del campo per nuovi arrivi”.
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