Intervenuto ai microfoni di “Big Chance”, trasmissione a cura di Chancebet News, Francesco Rapisarda, catanese di nascita e capitano dei rossazzurri indica la strada del lavoro per superare il momento difficile attraversato:
“Stiamo vivendo male questo periodo, essendo dei professionisti dovremo essere bravi a uscirne. Personalmente l’infortunio al soleo che ho patito ad inizio campionato è stato molto fastidioso da gestire. Non ho mai accusato gravi infortuni nel corso della mia carriera e questo fattore ha inciso molto anche sul mio recupero”.
“Da inizio anno ad oggi non siamo mai riusciti a ribaltare un risultato che ci avrebbe portato dalla sconfitta alla vittoria nell’arco dei 90 minuti. Manca continuità di risultati ed emergono tante lacune su cui stiamo lavorando. Assurdo pensare al dislivello venutosi a creare tra le partite di campionato e le ottime prestazioni offerte in Coppa Italia Serie C. L’entrata repentina di mister Lucarelli negli spogliatoi dello Scida è stata abbastanza eloquente, non era contento di quanto offerto in campo e posso solo che dargli ragione. I calciatori che compongono la nostra rosa hanno sempre avuto un importante appeal in termini di numeri e utilità alla causa, non ci stiamo esprimendo al meglio e questo pesa molto perché abbiamo necessità di dimostrare tutto il nostro valore”.
“Lucarelli e Tabbiani hanno due personalità totalmente differenti. Il primo predilige le proprie idee con la voglia di emergere, mentre Lucarelli ha un’importante carriera da giocatore-allenatore alle spalle. Per far sì che un concetto, pensiero o credenza possa diventare vincente, è necessario cadere tutte le volte che servono e rialzarsi… l’importante è non precipitare. Costantino? Conoscevo già il nuovo attaccante del Catania perché abbiamo trascorso un ritiro a Trieste. Ha grande esperienza e fiuto del gol, si trova nel posto giusto per poterci dare una grossa mano così come gli altri ragazzi arrivati durante questa sessione invernale di calciomercato”.
“L’anno scorso eravamo cinici, quando serviva avevamo la mentalità giusta per affondare il colpo esercitando il minimo sforzo ma ottenendo il massimo risultato. Catania-Cittanova è stata la partita in cui ho capito la forza che ha questa tifoseria nel trascinarti alla vittoria. Spettacolari in ogni loro forma, i nostri supporters sono il 12º uomo in campo e contiamo sempre su di loro per avere quella spinta in più per fare risultato tra le mura amiche”.
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