I discorsi tattici che riguardano il Catania adesso si fanno davvero interessanti. Dopo i primi movimenti di mercato in entrata e la le prime partite del 2024 vengono alla luce alcuni fondamentali del gioco di Lucarelli, dal punto di vista tecnico-tattico. Ed è soprattutto dalla cintola in su che i rossazzurri hanno fatto vedere cose interessanti nell’ultima partita con il Brindisi – dato per assodato che a Crotone, a causa di un approccio completamente sbagliato, si è visto davvero poco -, segno della volontà di provare a ripartire, che deve essere accompagnata dai risultati delle prossime partite in programma.
L’asse “Z”, se funzionerà ancora come nella partita di sabato sera al Massimino, può essere davvero importante. Grande lavoro del tandem Zammarini-Zanellato, il primo con licenza di sganciarsi e attaccare mentre il secondo con le sue qualità tecniche detta i tempi di gioco e fa diga in mezzo, rincorrendo pure gli avversari se necessario. I due hanno alzato o abbassato i ritmi della gara leggendone le dinamiche, e visto l’andazzo in generale della stagione, se questo tipo di approccio dei due riesce a trovare conferme anche in partite più probanti, con avversari di spessore, sarà un segnale importante.
Un altro focus va inevitabilmente a toccare il ruolo del trequartista. Peralta si è presentato bene, con un assist a Di Carmine e movenze da vero trequartista. Ha creato spazio agli attaccanti, ha attratto su di sé la pressione avversaria creando più volte i presupposti per azioni offensive rilevanti. A primo impatto questo sembra sia un acquisto di livello, ma anche necessario per dare a Lucarelli una carta da giocarsi che fosse impegnata nel proprio ruolo naturale in quella zona del campo.
Infine la “convivenza” tra Di Carmine e Costantino. Servirà qualche altra partita per poter confermare ogni aspetto positivo intravisto col Brindisi, ma il primo impatto è stato molto buono. Giuste movenze, ambo i lati, entrambi a segno, uno (Costantino) fa a sportellate, l’altro mira alla porta con una sorprendente facilità.
Lucarelli e suoi sono attesi dall’ennesimo test continuità che ci dirà se i problemi psicologici e tecnici riscontrati in passato sono in via di superamento.
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