L’EDITORIALE – Equivoci, delusioni e soliti propositi

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foto Catania FC

Mandare giù l’ennesimo boccone amaro di questa stagione è davvero complicato. Fortissima la delusione dei tifosi del Catania dopo il pareggio di ieri al Massimino contro il Monopoli. Inaccettabile, per come è arrivato. Rossazzurri avanti nel punteggio e anche con la superiorità numerica dovuta all’espulsione di un avversario, ma incapaci di chiudere i giochi, timorosi e puniti per l’atteggiamento, tutt’altro che da gruppo vincente. Nonostante il mercato, pur con il lavoro di Lucarelli, la squadra appare spenta e sfilacciata nei momenti clou di una partita. Fisicamente, poi, il rendimento dei calciatori non è soddisfacente: l’autonomia energetica – aspetto già trattato nell’era Tabbiani – è sempre ridotta.

Questi alcuni dei punti che, probabilmente, hanno portato i tifosi a fischiare al termine della sfida. Del resto si tratta di un’altra occasione per dimostrare qualcosa buttata al vento. E adesso? Tra Foggia e Picerno due partite che sulla carta si preparano da sole, ma tanti sono gli equivoci da risolvere. Naturalmente l’obiettivo numero uno è fare quanti più punti possibili. In queste ore, prima degli impegni di campionato, si chiuderà pure il mercato e alcuni dei ragazzi più criticati forse saranno ceduti.

Ieri fischi impietosi sono piovuti anche su Chiricò, calciatore su cui però la tifoseria è spaccata tra chi lo vorrebbe tenere e vederlo impiegato nel ruolo a lui più congeniale e chi invece ipotizza una immediata cessione ad altra squadra. Fischi anche per Quaini al momento della sostituzione, poi estesa a tutti dopo il triplice fischio dell’arbitro. Lucarelli aveva chiesto tempo fino a fine dicembre, siamo ben oltre. L’allenatore vuole fare pre tattica, prima non comunicando l’infortunio di Celli a Rimini, poi non diramando la lista dei convocati per il match di ieri. Dettagli secondari in realtà, visto e considerato che il risultato non è arrivato dopo questi “accorgimenti”. L’allenatore del Catania è preparato e capace, la tempra caratteriale è quella giusta, il periodo no rende tutto complicato, ma a lui sono state date le chiavi del Catania e in lui bisogna credere come timoniere per uscire dal pantano in cui ci si trova. Del resto lo ha già fatto in passato, bisogna creare ancora le condizioni affinché sia possibile ripetere l’impresa fatta a Terni.

Anche perché andare avanti così non è possibile, la classifica è davvero deficitaria e quasi rischiosa se si guarda a chi sta dietro, nei piazzamenti playout. La svolta deve arrivare presto, già da tempo si riteneva non rinviabile, a maggior ragione oggi dopo tanti investimenti da parte della proprietà Pelligra che con ogni probabilità pensa già al prossimo anno. Con questo tipo di prestazioni, infatti, è difficile pensare che si possa staccare il pass promozione già in questa stagione.

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