“L’isterismo collettivo dopo una mancata vittoria come quella col Monopoli durerà fino alla prossima gara. Il Catania che non vince in superiorità numerica e che, per di più, si fa pareggiare il confronto dal Monopoli e rischia persino di perdere, ha irritato tutti i 17mila che erano al Massimino per sostenere il tentativo di rimonta in classifica”, riporta La Sicilia.
“Al solito questa squadra si è già sgonfiata – si legge -. Primo tempo non male, ripresa da incubo. I dirigenti hanno cambiato allenatore, stanno rivoluzionando l’organico eppure emergono le solite lacune. Si segna poco, si beccano gol evitabili. Si sbaglia ovunque. Non c’è un regista degno di questo nome – un Lodi vecchio stampo – che riesca a guidare la squadra con polso sicuro. Aspettiamo Sturaro per vedere un gruppo finalmente incavolato nel senso puramente agonistico e lucido del termine se non si vince? Mah, aspettiamo”, evidenzia il quotidiano.
Si punta il dito contro la campagna acquisti tardiva sostenuta in estate prelevando “nomi importanti ma fuori forma”, con poche amichevoli disputate in estate a Zafferana dove “c’era un caldo tutt’altro che utile per una preparazione”. In merito alla proprietà, “il gruppo Pelligra è solido e ha entusiasmo, ha anche cercato di costruire un ciclo duraturo sotto il profilo della sostenibilità. Che adesso è andato a farsi benedire perchè sul mercato di riparazione le spese sono state triplicate”.
Viene posto l’accento sulla mancanza di un Direttore Sportivo e l’importanza che ad indossare la maglia rossazzzurra sia gente con carattere “per reggere l’urto di un blasone che pesa”, rifiutando però il concetto che la piazza eserciti una pressione in negativo. L’auspicio è che si riparta, sottolineando anche che “le critiche da tastiera, se equilibrate, ci stanno ma con gli insulti non si costruisce nulla”.
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