Il giornalista catanese di Sky Sport Peppe Di Stefano è intervenuto nel corso della trasmissione ‘Big Chance’, a cura di Chancebet News:
“Non è semplice assemblare una squadra totalmente rinnovata. Per creare un’amalgama all’interno di una squadra dicono che servano 3-4-5- settimane. A campionato in corso non c’è neanche il tempo di fare una preparazione adeguata perché la squadra si allena ma deve giocare tante partite con una rosa, ripeto, profondamente rinnovata”.
“Ho visto il Catania a Rimini ed era emozionante vedere tanti tifosi del Catania arrivati da tutte le parti d’Italia, sono stato piacevolmente colpito dall’innamoramento dei tifosi nei confronti della squadra, sostenendola anche dopo la sconfitta. Contro il Monopoli invece è stato fatto un passo indietro, non riesco a capire di chi siano le colpe ma credo che un’analisi all’interno della sede del Catania sia stata fatta”.
“Giocando altre dieci volte a Rimini, la vinci. Il risultato lì è stato frutto della coincidenza, mentre col Monopoli sembrava un Catania pigro, la Coppa Italia è una fiche ma non può essere l’unica, bisogna giocare anche su altri tavoli perché eventualmente ai playoff ci devi arrivare con una squadra in condizione atletiche e psicologiche elevate. Domenica giocavi in casa, dovevi rasare il terreno. Nel primo tempo la strada era totalmente in discesa, a quel punto avresti dovuto vincere anche con più reti di scarto rasserenando l’ambiente. Sono sicuro che il Catania sia più forte del Monopoli ma quei salvataggi sulla linea dei biancoverdi nel finale non sono fortuna, gli avversari hanno giocato con una grinta e determinazione paurosa”.
“Il Catania non ha pareggiato per ansia da prestazione, ha mollato perché convinto inconsciamente che, essendo in vantaggio numerico e avanti di un gol, la portava a casa. Presi singolarmente i calciatori forse soltanto l’Avellino è una squadra di livello più alto del Catania. Sembra indecifrabile questo Catania inteso come blocco, perchè davvero è di livello in tutti i settori del campo anche nelle alternative”.
“Io penso che tenendo conto del sistema di gioco 3-4-1-2, con l’arrivo di Peralta e Tello, si creerà un movimento in uscita rilevante. Bocic? Credo sia più un esterno. Mi risulta che il Catania continui a lavorare per Artistico, non vuole comprare il ragazzo per portarlo subito in Sicilia, anche perchè gli attaccanti in rosa ce li ha già, sarebbe un acquisto in prospettiva e questo mi fa ben sperare per il futuro. Garantisco che ci sono anche timidi club di Serie A sulle sue tracce perchè è un giocatore con determinate caratteristiche, fisicamente prestante, molto giovane e punta di buona prospettiva. Tello è un altro elemento di livello altissimo, la società ha ribaltato una squadra e, a mio modo di vedere, l’ha migliorata”.
“Bouah possiede delle doti atletiche difficili da trovare anche in Serie B. Quando accelera sembra un trattore. Peralta fa delle cose pratiche e pragmatiche nonostante il suo bel modo di giocare. A Rimini ho visto Di Carmine fare un attacco alla profondità che si vede poco in C, io penso che Peralta debba mettersi al servizio di Di Carmine, Cicerelli è altro elemento di spessore, un po’ più offensivo di Bouah. Questo Catania è una squadra un po’ asimmetrica ma se davvero riesce a entrare bene Sturaro e si trova una bella quadra, per il presente e la prospettiva sta ponendo le basi per un buon futuro”.
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