DALLA SALA STAMPA – Lucarelli: “Non sono mago Merlino. Problema mentale. Dalle sconfitte si costruiscono le vittorie future”

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foto Catania FC

Mister Lucarelli analizza così in sala stampa, allo “Scida”, la gara disputata dai rossazzurri:

“La nostra prestazione è macchiata da tre evidenti errori in costruzione che ci sono costati i gol del Crotone: da uno è scaturita la punizione del vantaggio, dal secondo la ripartenza del raddoppio, dal terzo l’ultima rete e perdere palla così è abbastanza grave. Gli errori pesanti sporcano una partita equilibrata, nel primo tempo potevamo segnare noi e potevano farlo loro così come hanno fatto; nei primi venti minuti del secondo tempo abbiamo fatto bene, sembrava potessimo pareggiare ma una palla sanguinosa ci è costata il 2-0 e poi è arrivato anche il 3-0″.

“In questo momento devo essere saggio: conoscevo la situazione e le problematiche, sono venuto per costruire qualcosa che passa anche attraverso questi risultati, anche se il 3-0 è largo. Nelle sconfitte e nella resilienza si creano gli uomini forti, come dice Spalletti. Mi piacerebbe essere mago Merlino ma c’è da lavorare e lottare; non mi spaventa, mi prendo la responsabilità della sconfitta e me la prendo con orgoglio. C’è da lavorare, siamo un cantiere aperto e mi aspettavo queste difficoltà. Temevo di non fare punti in queste due trasferte, ne abbiamo fatti tre. È chiaro che non possiamo continuare a fare questi errori”.

“Siamo poco cattivi quando concludiamo in porta, lo sappiamo: dobbiamo lavorare. Ho inserito due ragazzi che avevano fatto solo la rifinitura ma queste sono le giustificazioni dei perdenti e non mi sento un perdente. Dalle sconfitte si costruiscono le vittorie future. È evidente che il problema è mentale, c’è sempre agitazione e non vedi mai giocatori sicuri nel giro palla e nel prendere iniziative. Da fuori non ho mai pensato che il Catania potesse vincere il campionato, c’è necessità di fare un percorso di crescita, non solo sul campo, il Catania è ripartito l’anno scorso, tutto non può venire bene subito e questo è un campionato maledetto. Il mio lavoro deve essere quello di cercare di far diventare il Catania quello del primo minuto del secondo tempo, quello visto nei venti minuti iniziali della ripresa. La resilienza è importante. La responsabilità è di tutti. L’aspetto mentale? Non c’è continuità”.

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