Fare la prestazione, creare numerose occasioni da gol e non concretizzarle, pagare dazio al minimo errore. Una sconfitta che brucia per com’è maturata, ma il discorso qualificazione in Coppa Italia è tutt’altro che chiuso. Il Catania è sotto di un gol nel primo round da 90’, il secondo si terrà il 28 febbraio al “Massimino” e ribaltare il risultato appare impresa possibile.
Prima della semifinale di ritorno il Catania rivolge lo sguardo al campionato, inseguendo il miglior piazzamento possibile indipendentemente dall’esito della Coppa. Domenica nuovo step stagionale accogliendo tra le mura amiche il Monopoli, squadra in piena corsa salvezza e che proverà a rendere la vita difficile ad un Catania che, invece, dovrà assicurarsi di tramutare la rabbia scaturita dall’1-0 di Rimini in energia positiva contro i biancoverdi.
Attualmente il decimo posto occupato dal Latina dista due lunghezze, con anche Giugliano e Potenza davanti ai rossazzurri in classifica. Si riparte dall’intensità e dalla produzione offensiva evidenziate nell’arco dei 90’ in terra romagnola, auspicando una maggiore cattiveria e precisione sotto porta. Ci vorrà del tempo per amalgamare il gruppo dei nuovi arrivati con chi da inizio stagione fa parte della rosa, ma il tempo a disposizione è poco e dunque servirà schiacciare forte sull’acceleratore, in partita ed in allenamento, per la piena coesione del gruppo assimilando i dettami tattici di Lucarelli.
Non sarà facile assemblarlo, come ha fatto notare di recente un dirigente di grande esperienza come Guido Angelozzi. E poi c’è da formare una squadra di uomini, facendo prevalere i contenuti caratteriali in un campionato che richiede primariamente grinta, agonismo e concretezza sapendo reagire alle avversità. Le prossime gare diranno qualcosa di più per testare il rendimento di una squadra rinnovata negli uomini e nelle caratteristiche, verificando il percorso di avvicinamento al match di ritorno di Coppa Italia.
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