VERSO MESSINA-CATANIA: conosciamo meglio la squadra di Modica

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Messina vs Catania

Da calciatore lo si ricorda come centrocampista tessitore di trame efficienti, dinamico, in squadre come Palermo, Licata, Messina, Acireale e Ternana. Da allenatore è stato per tanti anni assistente tecnico di Zdenek Zeman, con il suo 4-3-3 molto propositivo e particolarmente votato all’attacco. In questa stagione per Giacomo Modica si tratta di un ritorno in terra peloritana, dopo i citati trascorsi da calciatore (biennio in B) ma anche alla guida tecnica giallorossa, portando il Messina dalla bassa classifica al sesto posto nella stagione 2017/2018 (Serie D).

Messina-Catania, come sottolineato da mister Lucarelli in conferenza stampa, sarà anche un match allenante per certi versi in vista del confronto di pochi giorni dopo in Coppa Italia col Pescara, formazione allenata dal già citato Zeman, la cui filosofia viene condivisa in modo inequivocabile dallo stesso Modica. E’ un Messina che si presenterà all’appuntamento con soli tre punti raccolti nelle ultime cinque partite di campionato, ritrovando il successo proprio nel precedente turno di campionato a Teramo contro il Monterosi Tuscia. Peloritani attualmente terzultimi in classifica con 14 punti raccolti in 16 gare, 14 reti all’attivo e 22 al passivo. I numeri in fatto di gol sono simili al Catania se consideriamo le realizzazioni effettuate (una in meno rispetto ai rossazzurri), mentre si fa nettamente preferire la difesa etnea con 10 gol in meno subiti

Plescia e Ragusa in avanti, Firenze, Scafetta e l’ex Frisenna a centrocampo, l’ex Ferrara in difesa, il sempreverde Fumagalli in porta, sono gli elementi di spicco di questo Messina che, in termini generali, figura in una speciale Top 10 relativa agli organici con l’età media più bassa del gruppo C. Punto debole principale dei giallorossi, le corsie laterali difensive che non sempre assicurano il giusto equilibrio nelle due fasi. Consapevole della superiorità sul piano tecnico del Catania, Modica chiederà alla sua squadra di mettere la gara sotto il profilo dell’intensità, della gamba, della corsa e dell’intelligenza tattica. Ai rossazzurri il compito di non lasciarsi sorprendere, superando l’ostacolo peloritano in un percorso sempre pieno d’insidie.

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