L’ex arbitro internazionale Nicola Rizzoli, ospite di un appuntamento promosso dal Bologna-Academy Webinar, ricordò tempo fa il derby Messina-Catania giocato al “Celeste” il 12 febbraio 2001 e vinto per 0-2 dei rossazzurri in C1 con una doppietta di Alessandro Ambrosi, ritenendola la sfida più difficile che abbia mai diretto:
“Parlai col capo-tifoso del Messina e gli dissi, mettendogli il pallone in mano, se avesse voluto continuare il match facendo quindi terminare il caos fra tifoserie. Due minuti dopo la partita riprese. Un derby sentito, tra l’altro per la prima volta ero in diretta su Rai Sport Sat e sapevo che gli amici mi guardavano. Circa duemila tifosi del Catania erano rimasti fuori dallo stadio ed erano entrati di forza ai bordi del terreno di gioco, quelli del Messina erano arrabbiatissimi. Entrai in campo e c’era gente ovunque. Mi venne in mente di chiamare il capo degli ultrà messinesi: mi si presenta nello spogliatoio un tipo gigantesco, sembrava un armadio, non riuscivo nemmeno a guardarlo negli occhi da quanto era grosso. Gli dissi: “Vedi tu se si può giocare, sennò andiamo tutti a casa”. Lui mi rispose: “Okay, però io rimango in campo”. Glielo accordai, lui fece un cenno alla Curva e tutti si calmarono”.
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Noi di lui ci ricordiamo per la partita nella quale regalò la vittoria alla Juventus, annullando una rete di Bergessio che ancora grida vendetta e consentendo – nella circostanza – a Conte e compari comportamenti che altri avrebbero pagato con la squalifica a vita! Era arbitro d’area.
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