Da Milano, il giornalista catanese di Sky Sport Peppe Di Stefano è intervenuto nel corso della trasmissione ‘Big Chance’, a cura di Chancebet News:
“Grella è legato alla città di Catania più di quanto si possa pensare, quando viene qui a Milano sbandiera la bandiera del Catania con grande orgoglio. Io ho vissuto da tifoso rossazzurro un bel pò di campionati, il più complicato da vincere fu la Serie C che è un inferno, una categoria particolare, molto complicata. Fu più facile addirittura salvarsi in A. La C è un campionato molto strano. Credo sia normale fare degli errori per una società giovane, errori in buona fede. Mi fido di Grella a priori perchè so cosa pensa del Catania ed ho visto su carta quello che ha in testa per il Catania e la mia città”.
“La società si muoverà sul mercato e chi vuole restare deve dare il 150%. Quando costruisci la casa, puoi fare tutte le finestre belle ed i banconi che vuoi ma se non hai le fondamenta la casa crolla. Il Catania sta cercando di rimettere le fondamenta, creare una base solida sulla quale costruire. Non ti risolve i problemi un nuovo attaccante, ma un mercato fatto con intelligenza. Io ho visto un sacco di società meteore durare due stagioni e crollare. Meglio eventualmente perdere 1-2 anni in più ma creare una società economicamente forte, solida e salda. Meglio godere in futuro di grandi palcoscenici che inebriarci adesso per poco tempo. Il budget deve essere rispettato perchè ci sono club che si sono suicidati facendo all-in. Non c’è bisogno che il Catania faccia altrettanto perchè hai una piazza bellissima, uno stadio rimesso a nuovo, una società con una sede al ‘Massimino’ dove la squadra si allena, manca la componente dei risultati che arriverà. Dobbiamo aspettare il momento giusto e sperare che arrivi prima possibile ma bisogna creare una sostenibilità, da tifoso devo sperare che il Catania resista per anni e non per un anno”.
“Falletti della Ternana? Se mai dovessero coincidere le volontà economiche del club, del ragazzo e della Ternana a quel punto le parti dovrebbero trovare un punto di equilibrio. Per Falletti al momento il vero ostacolo credo sia la Ternana. Se gli umbri dovessero aprire ad una cessione, forse il giocatore sarebbe felice di andare a Catania ritrovando il suo ex allenatore ma oggi per la Ternana ritengo sia troppo importante un calciatore come Falletti. I matrimoni si fanno in tre in un mercato, ma fare mercato è complicato, farlo a gennaio in una situazione come quella del Catania ancora di più perché i procuratori ti prendono per la gola. Devi essere ambizioso ma anche sapere che rappresenti tantissimi tifosi. Parlando del Catania, i procuratori qualche cifra numerica in più la aggiungono perchè si è un po’ tutti convinti che il Catania abbia una buona dimensione e prospettiva. Va fatto, allora, un mercato intelligente in poco tempo tra infortuni, squalifiche e partite di mezzo. A gennaio ne vedremo delle belle”.
“Per il futuro del Catania molto dipenderà da Grella, da Pelligra e dalla proprietà, dalle fondamenta solide che verranno messe in questi anni. Oggi secondo me ci sono delle piccole grandi tessere che formano il puzzle Catania. Ognuno deve mettere il proprio, aggiungendo tutti un pezzettino alla volta secondo me tra qualche anno vedremo un mega puzzle, anche più bello di quanto si possa pensare”.
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