Clamorosa scoppola e grande delusione rimediate a Messina da un Catania inguardabile. Dopo quattro partite giocate discretamente, al Franco Scoglio gli etnei hanno fatto quattro passi indietro, sfoderando una non prestazione che ha sconfessato le scelte di mister Cristiano Lucarelli, il quale ha mischiato le carte anche in prospettiva dell’imminente impegno di Coppa Italia con il Pescara.
La decisione di adoperare alcune cosiddette seconde linee non ha pagato in termini di incisività e sicurezza della squadra nei ruoli più delicati (portiere, esterni difensivi, trequarti e prima punta) e probabilmente lo “spettacolo” offerto in terra peloritana ha dato delle conferme all’allenatore sui movimenti da fare a gennaio con il mercato di riparazione.
A questo punto, con l’attenzione ancora doverosamente concentrata sugli impegni che separano il Catania dalla pausa natalizia, non si può non ammettere la necessità di arrivare in fretta al giro di boa per adottare quelle misure fondamentali per dare una sterzata definitiva ad una stagione nata non sotto i migliori auspici.
La finestra invernale del calciomercato sarà l’opportunità per provare a cercare di portare alle falde dell’Etna quei calciatori davvero funzionali al progetto Catania: elementi di spessore caratteriale oltre che tecnico, pronti ad inserirsi negli schemi di Lucarelli e abbiano l’obiettivo di sposare totalmente la causa rossazzurra.
Sabato è mancato il carattere, al cospetto di un avversario tecnicamente non eccezionale ma molto motivato per il valore della contesa. Il derby è andato in archivio, una scoppola che può anche essere salutare, un esempio di come non si dovrà giocare in futuro per non deludere una piazza appassionata ma al momento delusa dal rendimento della propria squadra del cuore.
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