“Le parole di Cristiano Lucarelli nel post di Catania-Sorrento («Siamo pochi e infortunati») riecheggiano da giorni. Il tecnico di Livorno deve ancora fare i conti con una rosa ridotta all’osso dai tanti problemi fisici. Guai muscolari provocati da un calendario troppo fitto di gare che non ha permesso a molti calciatori di rifiatare”, si legge su La Sicilia. “Lucarelli in queste settimane ha fatto il pompiere. Ha difeso la squadra contro tutto e tutti. Lo hanno ferito, si è arrabbiato, questo è evidente, ma ha fatto in modo che la squadra venisse lasciata in pace dagli umori dei tifosi e di parte della stampa”.
Lucarelli “sin dal suo primo giorno ha chiesto ai suoi di stringere i denti fino al 23 dicembre, quella data sta arrivando. Sabato il Catania affronterà il Benevento al termine di questo lungo periodo terribile di gare ravvicinate. Lucarelli ci arriva con una squadra che in Coppa Italia si è rivelata ancora una volta brillante e che in campionato ha racimolato però due sconfitte, entrambe per 1-0, nelle ultime due uscite”.
A Benevento il tecnico rossazzurro “chiederà gli straordinari ai suoi” non potendo ancora contare su Rizzo, Ladinetti, Di Carmine, Bouah, Silvestri e Sarao appena ceduto. “Dunque dovrà ancora una volta inventarsi qualcosa”. Soprattutto in avanti, dove De Luca e Dubickas si giocheranno una maglia da titolare. “Ultimamente sono stati tanti gli esperimenti, tra questi l’utilizzo di Chiricò falso nove per non dare punti di riferimento agli avversari. Ma quello che conterà più di tutti sarà l’atteggiamento”. Lucarelli ha chiesto ai suoi “di essere arrabbiati, vuole giocatori con il sangue agli occhi”. A Benevento vuole chiudere il 2023 regalando “un dono speciale ai tifosi, amareggiati per gli ultimi risultati”.
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