Riportiamo le dichiarazioni più significative dell’ex capitano del Catania Davide Baiocco, intervenuto ai microfoni di Telecolor:
“Trovare una continuità di prestazioni, sicurezza e fiducia vale più di una partita per un allenatore. Quando parliamo di migliorare la prestazione purtroppo ci fermiamo spesso al campo, in realtà la prestazione è data da tantissime altre cose. La capacità di gestire le proprie emozioni, la capacità di lettura di un momento con tante partite nella partita stessa. Il difficile è allenare la mentalità”.
“C’è un mondo incredibile, in campo alleni l’intensità, la capacità di essere scaglionati, di interagire bene. Più queste cose sono dentro i calciatori, più la squadra gioca bene e sembra sicura. Allenare la mentalità non è semplice, è un percorso che il calciatore deve volere fare, coadiuvato da tutto lo staff. I giocatori sono persone normali, litigano con le mogli, le fidanzate, hanno i loro problemi. A Catania a maggior ragione le responsabilità sono superiori visto il seguito di tifosi. La mentalità è tutto. Dico sempre che entusiasmo, passione, fede, credere in se stessi ed il 90% della riuscita dipende da mente e cuore, che valgono più del talento”.
“Chi ha scelto Lucarelli lo avrà fatto in maniera ponderata valutando il bene del Catania. Ci vuole un pò di pazienza. Due anni fa ricordo lo stato d’animo che avevo nei confronti del Catania, dovremmo ricordarcelo tutti. Sentendo alcuni commenti rimango colpito in maniera negativa. Due anni fa c’era il peggiore scenario possibile per Catania, eravamo tutti molto delusi e amareggiati, calcisticamente disperati. Poi sono arrivati 5 gruppi imprenditoriali per risollevare il Catania. E’ stato scelto un gruppo che parla bene perchè parla di crescita globale, in un modo che a me piace. Non c’è solo la prima squadra, dentro c’è molto di più lavorando a 360 gradi su tutto ciò che riguarda l’azienda calcio”.
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