Picchiato a fine partita e ricoverato in ospedale, a Giarre. È successo all’arbitro Gabriele Garufi, 17 anni, alla fine della partita del campionato Juniores tra Mascalucia San Pio X e Gravina nel campo “Bonajuto Somma” di Mascalucia. La squadra ospite perdeva 2-0 e sarebbe stato un rigore nel finale a scatenare l’aggressione da parte di uno dei calciatori del Gravina che, secondo la ricostruzione di chi era presente, avrebbe colpito da dietro l’arbitro poco prima dell’ingresso negli spogliatoi con un pugno arrivato all’altezza del rene. Potrebbe trattarsi di una forte tumefazione.
Il sindaco di Mascalucia Vincenzo Magra, venuto a conoscenza del fatto da Repubblica, si è così espresso: «Sono davvero senza parole, ho chiamato le forze dell’ordine ma né i carabinieri, né i vigili urbani sapevano di quanto era accaduto, anche perché il fatto è avvenuto al buio perché la partita si è disputata a porte chiuse. Sono atti selvaggi, animaleschi, prenderemo provvedimenti forti perché non è accettabile che proprio tra i più giovani dove lo sport dovrebbe veicolare un messaggio di aggregazione avvengono certi episodi».
E’ arrivata la condanna anche delle società sportive coinvolte: «Non è stata una partita violenta, tutto è avvenuto a fine gara e noi non possiamo che condannare il gesto e dissociarci. Tutto questo fa male allo sport e ai giovani. Abbiamo cercato di proteggere l’arbitro chiamando i soccorsi e anche la società avversaria è stata solidale nei confronti dell’arbitro», dicono Giovanni Spina e Antonio Messina, rispettivamente direttore generale e presidente del Mascalucia San Pio X.
«Per ragioni di regolamento abbiamo subito allontanato il ragazzo e non possiamo che condannare quanto avvenuto. Io sono il presidente e ci metterò la faccia su questa vicenda perché se un ragazzo arriva a compiere un gesto simile significa che ha problemi e va aiutato. Nella nostra storia non era mai accaduto un episodio del genere, il nostro ruolo è anche quello di togliere i ragazzini dalla strada. Non mi tirerò indietro e cercherò di aiutare questo ragazzo», le parole di Luca Taormina, presidente del Gravina Calcio.
«La Lnd Sicilia è vicina al giovane arbitro malmenato al termine della partita – ha detto il presidente della Lega Nazionale Dilettanti Sicilia Sandro Morgana – siamo impegnati a 360 gradi nel contrasto a questi episodi di violenza sui campi, che in generale non devono e possono appartenere al mondo dello sport. Abbiamo anche ideato il progetto Uniti contro la violenza per costruire un calcio migliore. Invito tutti ad abbassare i toni e a ritornare a confronti leali e corretti. Ovviamente qualsiasi iniziativa tendente ad aggravare le pene nei confronti dei violenti ci trova d’accordo».
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