A MENTE FREDDA – Il Catania si rialza, lezione imparata?

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foto Catania FC

La sconfitta di Messina aveva lasciato amarezza e delusione, tanta, nell’ambiente rossazzurro. Più che per il ko in sé, per la prestazione della squadra di Lucarelli che è stata legittimamente criticata per la mediocrità evidenziata nel primo tempo (idem il Messina) e la spina staccata nella ripresa, dando fiducia ad un avversario che ha garantito molta più grinta e determinazione. Archiviato l’1-0 del “San Filippo-Franco Scoglio”, serviva una reazione sul piano caratteriale ed è arrivata.

Prima di tutto nel pieno rispetto dei tifosi, poi per una questione di amor proprio e nel contesto di una gara molto importante nell’economia della stagione. Del resto la Coppa Italia è un obiettivo dichiarato, da non snobbare poiché vincere la competizione darebbe diritto a partecipare alla fase nazionale dei playoff. L’equivalente di un terzo posto finale in campionato, che non è detto né scontato che il Catania riesca a centrare, fermo restando che bisogna lottare su ogni fronte.

L’Elefante si è risollevato in una sfida dal coefficiente di difficoltà reso ancora più elevato dalle pesanti defezioni e dallo stato di forma di un Pescara galvanizzato dalla serie incoraggiante di risultati. A questo aggiungiamo il dinamismo e la qualità dei biancazzurri nei singoli e sul piano collettivo. Non a caso il Catania ha sofferto non poco nella prima mezz’ora, sapendo però gestire i momenti di difficoltà con equilibrio e senza frenesia. Nella ripresa è aumentata l’intensità e l’aggressività, il Catania ha spinto con generosità ed efficacia superando gli ostacoli con carattere e cinismo.

Basi fondamentali da cui ripartire. Basi imprescindibili se si vuole costruire un percorso di crescita che proietti verso l’alto il Catania di Lucarelli. Lunedì sera nuovo banco di prova per i rossazzurri, sarà una sorta di Francavilla-bis. Perché anche in quel caso il Catania aveva speso energie in Coppa Italia (contro il Crotone), venendo poi fermato sul pari dai pugliesi e cadendo a Messina. Stavolta bisogna dimostrare di avere imparato la lezione, intascando tre punti troppo importanti al “Massimino” per poi assicurare tutti gli sforzi possibili per chiudere in bellezza il girone d’andata a Benevento.

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