Conduzione degli allenamenti affidata a Michele Zeoli in vista del secondo turno eliminatorio di Coppa Italia. Si riparte con l’amarezza per una nuova sconfitta evitabilissima ed il peso psicologico di una situazione che rischia di travolgere un Catania che ha palesato i soliti limiti caratteriali e di personalità.
A Potenza si è toccato il fondo per l’incapacità di creare vere e proprie situazioni di pericolo nell’area di rigore, steccando sul piano dell’atteggiamento in campo, aspetto tanto caro al vice presidente Vincenzo Grella che, nei giorni scorsi, aveva espressamente richiesto ai giocatori risposte in tal senso. Urge ripartire con senso di responsabilità, perché al di là delle difficoltà emerse nella gestione Tabbiani, il tecnico in primis ha pagato i risultati deludenti di un gruppo di giocatori che non ha dimostrato di essere da Catania in questa parte della stagione.
Una nuova guida tecnica è chiamata a dare una scossa da questo punto di vista, poi sarà il calciomercato di gennaio a determinare quei correttivi necessari nell’organico. Ma adesso i primi a reagire devono essere i giocatori, consapevoli che l’esonero di un allenatore rappresenta sempre una sconfitta per tutti. Ripartendo dalle parole di uno dei leader di questa squadra, il difensore Tommaso Silvestri, che nel post gara ha candidamente ammesso che così non si va da nessuna parte.
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