Manuel Sarao presente alla decima puntata di “Big Chance”, trasmissione a cura di Chancebet News. L’attaccante fa parte dello zoccolo duro della rosa che ha vinto la scorsa Serie D.
“Il nostro campionato è molto complesso, nessuna partita è scontata. Per questo motivo ancora c’è possibilità di raggiungere il grande obiettivo a cui il nostro mister, come noi, tiene moltissimo. Cristiano Lucarelli è un allenatore molto schietto, conosce questa piazza e può darci tanto. Quest’ultimo risultato può liberarci mentalmente per ottenere più successi consecutivi per farci mettere nuovamente in fila tra le prime della classe. Un risultato rotondo sabato contro la Turris sarebbe stato più scontato, così è stato ancora più bello”.
“Lucarelli ha lavorato molto bene con la testa. Contro la Turris eravamo attivi fino all’ultimo secondo, pronti a prenderci questi tre punti. Il mister ci ha chiesto di essere più concreti, di affrontare i problemi della partita a testa alta. Siamo riusciti a dare una sterzata molto importante risalendo la china e dando una gioia ai nostri splendidi tifosi. Per Lucarelli lo scudetto del Catania è la prima cosa, non si può sbagliare atteggiamento. L’abbraccio di Ciccio (Rapisarda, ndr) a Bouah è l’emblema di quello che bisogna creare, forse dobbiamo ancora consolidare il gruppo ma la strada è quella giusta”.
“La spinta dello stadio è stato veramente impressionante dall’inizio alla fine. È un fattore fondamentale e di aiuto per ottenere i 3 punti contro tutti gli avversari. Comprensibile che alcuni ragazzi, anche più giovani, non siano subito pronti al grande pubblico e a una piazza importante come quella etnea… una sorta di palestra per il presente e futuro”.
“Noi giocatori dobbiamo avere uno stato mentale equilibrato. Normale che la gente sia arrabbiata a seguito di risultati poco convincenti. Mi ricordo di Lucarelli fin quando ero piccolo, può fare da parafulmine anche se noi atleti dobbiamo essere i primi a prendere la sua gestione come stimolo per migliorare e migliorarci. Credo che Lucarelli possa dare una mano a tutto il reparto offensivo. Mancavano le palle inattive, sono arrivate durante lo scorso match, attualmente necessitiamo anche di qualche gol da fuori area”.
“Vorrei garantire una stabilità ai miei figli. Mi trovo benissimo nella città catanese e spero di poter continuare a mettere dei mattoni per creare un qualcosa di importante per me e la mia famiglia. Questo è l’unico anno in cui ho avuto delle difficoltà. Il primo anno con Sigi abbiamo vissuto un periodo positivo, il primo turno di play-off perso contro il Foggia forse è stata la principale delusione. Il momento più brutto è quando sono andato via, il momento più bello è stata la vittoria della Serie D. Al Catania ancora manca continuità dei risultati per proseguire il processo di guarigione”.
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