Cristiano Lucarelli è pronto a dare il via alla sua terza parentesi rossazzurra. Tornato in queste ore alle falde dell’Etna, insieme ai fedelissimi del suo staff, il tecnico livornese si prepara a fare “la rivoluzione”. La dirigenza catanese ha sterzato vigorosamente virando dal progetto tecnico potenzialmente (solo potenzialmente) spumeggiante pensato con Tabbiani, all’idea di calcio “camaleontico” di Lucarelli.
Sia chiaro, rispetto all’ultimo periodo alla guida del Catania, l’allenatore è cambiato molto. Quattro anni in sella alla Ternana sono serviti per acquisire in mentalità, competenze e aggiornamento. Indubbio che Lucarelli sappia come si vince il campionato di Serie C, avendoci provato diverse volte ed essendoci pure riuscito, proprio a Terni.
Come rivoluzionerà il Catania? Il tecnico toscano sa bene di dover lavorare sulla testa e sulla solidità difensiva, in un momento di grande difficoltà sul fronte offensivo. Occorre prima puntellare e poi costruire su una squadra non disegnata a sua immagine e somiglianza. Ma anche qui torna il tema ricorrente del “camaleontismo”, infatti Lucarelli – immaginiamo – sia già pronto ad adattarsi al materiale umano e tecnico a disposizione, ma non mancherà di dare indicazioni alla dirigenza sul mercato da condurre per dare una svolta nella seconda metà della stagione, che potrebbe comunque segnare un passo importante per i playoff, se raggiunti.
La disponibilità dei calciatori farà il resto, ci sarà da comprendere innanzitutto se la squadra dovrà assimilare un radicale cambiamento tattico dovuto alla scelta di un modulo diverso dal 4-3-3. Lucarelli dovrà pescare l’asso dal proprio mazzo di carte e convincere tutti.
Una cosa è certa, l’allenatore ha davvero tanta fame: vuole a tutti i costi vincere a Catania per un conto in sospeso che trascina con sé da tempo.
***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***
