QUESTIONI TATTICHE: Catania, strategia ben architettata da Lucarelli

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foto Catania FC

Prosegue nella propria missione il timoniere del Catania, Cristiano Lucarelli, reduce dalla terza vittoria consecutiva dal rientro in rossazzurro con l’obiettivo di rilanciare la classifica degli etnei nel girone C di Serie C e, in prima istanza, di recuperare i giocatori in evidente difficoltà psicologica e fisica al momento del suo arrivo alle falde dell’Etna. Fino ad oggi l’impatto è stato più che positivo e la reazione di orgoglio della squadra ha portato a tre successi molto significativi perché sofferti, ma meritati.

Dall’ “esordio” con la Turris alla vittoria di Giugliano, fino al successo di rigore con il Crotone in Coppa, va sottolineata però anche una “silenziosa” svolta tattica, nel modulo, nell’interpretazione delle partite e nei movimenti richiesti. Una svolta che attraversa tutti i reparti, a cui Lucarelli ha chiesto dialogo, sacrificio e applicazione massima. Mentre in difesa si sta cercando di trovare la quadra e “rimettere in sesto” i calciatori che hanno avuto maggiori difficoltà ad integrarsi, è soprattutto tra centrocampo e attacco che si comincia ad intravedere un cambiamento che non ha ancora portato risultati del tutto soddisfacenti, ma sicuramente hanno messo in evidenza un approccio diverso rispetto ai mesi scorsi.

Il gioco in verticale rappresenta un’alternativa irrinunciabile, in Serie C, per cercare la rete. Bene in tal senso la ricerca costante di lanci illuminanti e lo smarcamento dei giocatori offensivi. Una questione di mentalità, senza dubbio, ma anche un ritorno a concetti pratici e semplici per scardinare le difese avversarie. Anche nella semplicità, la qualità può venir fuori come dimostrato ad esempio da Di Carmine.

Gli esterni difensivi stanno dando un apporto importante, la benzina nelle gambe man mano aiuterà il gruppo, che ha subito un’altra trasformazione: adesso il Catania riesce a colpire in zona Cesarini, mentre prima la squadra negli ultimi minuti arrancava. Una corsa studiata a tavolino, una strategia ben architettata per Lucarelli, diventato nel corso degli anni un vero stratega. C’è ancora tanto da fare ma fino a fine dicembre sarà un cammino da vivere passo dopo passo, con la speranza della piazza che siano passi conditi da altre vittorie preziose in chiave classifica.

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