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Tutto come da copione e notte fonda. Il Catania non riesce proprio a trovare continuità proseguendo l’altalena di risultati e, soprattutto, di prestazioni poco convincenti. Chi si aspettava un Catania in campo con la giusta mentalità e cattiveria agonistica è rimasto deluso, per l’ennesima volta. La tappa di Potenza rappresenta l’ennesima occasione sprecata dai rossazzurri, sconfitti di misura da un avversario a cui è bastato svolgere il compitino per avere ragione della squadra di Tabbiani.
Brutto Catania quello visto al “Viviani”, che già dalle battute iniziali dell’incontro ha palesato i soliti limiti nella costruzione del gioco ma, soprattutto, un atteggiamento poco combattivo. Etnei schierati con il consueto 4-3-3 inserendo Zanellato, Bocic e Rapisarda dal 1′. Spinge il Potenza nella prima mezzora. Il Catania si fa vivo timidamente nell’area di rigore rossoblu e, al 34′ subisce l’1-0 ad opera di Caturano, autentica spina nel fianco. Azione orchestrata da Hadziosmanovic, lo scarico per l’ex Di Grazia che trova il varco giusto per crossare, deviazione vincente di Caturano e palla in fondo al sacco.
Catania in bambola, Potenza avanti con merito pur senza strafare ma gestendo con intelligenza la gara, senza frenesia e con una discreta organizzazione. Poca cosa la squadra di Tabbiani con il portiere potentino Gasparini quasi del tutto inoperoso. Al 47′ ci prova Chiricò con scarso esito mentre, al minuto 56, il pallone si stampa sulla traversa su colpo di testa di Sarao ma l’arbitro aveva già interrotto l’azione perchè, al momento del cross, la palla era uscita dal campo. Gli ingressi di Rocca, De Luca, Deli, Chiarella e Dubickas non scuotono un Catania che gioca senza idee, lento, prevedibile e privo di mordente. Nel finale i rossazzurri tentano di giocarsi la carta dei lanci lunghi ma la difesa rossoblu fa buona guardia e, anzi, al 90′ è ancora il Potenza ad andare vicinissimo al gol con Steffè che, a tu per tu con Bethers calcia fuori. Allo scadere dei 5′ di recupero l’arbitro pone fine alle ostilità. Prova imbarazzante offerta dal Catania e panchina di Tabbiani nuovamente a rischio.
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