Conferenza stampa fiume di Cristiano Lucarelli alla vigilia di Catania-Turris. L’allenatore rossazzurro parla a 360 gradi di questi primi giorni di lavoro soffermandosi anche su alcuni giocatori in particolare, metodologie di lavoro, l’avversario di turno e tanto altro ancora. Questa la prima parte dell’intervento di Lucarelli in sala stampa:
“Le sensazioni sono molto positive per quello che la squadra ha dato nella sua totalità in questi giorni, ho parlato anche in privato con molti di loro. Devo dire che tutti sono molto partecipi, hanno mostrato la voglia di risolvere questa situazione. Ho visto entusiasmo, partecipazione, voglia di fare. Sono molto soddisfatto , domani c’è la prova del rettangolo verde. Lì mi aspetto quantomeno da un punto di vista emotivo un atteggiamento diverso. Poi tatticamente sono troppo pochi i giorni di allenamento per poter trasferire tutte le informazioni su quello che vorremmo andare a fare, ma il lavoro svolto pensiamo che darà qualcosa di diverso specialmente sul piano caratteriale e dell’approccio alla partita”.
“Chiricò trequartista? Cambiare posizione a Chiricò dopo 12-13 anni di carriera diventa un pò complicato perchè la sua mattonella l’ha individuata già da tempo, poi non abbiamo avuto tantissimo tempo per potere preparare qualcosa di totalmente diverso. Io ho parlato anche con lui, mi aspetto delle cose diverse rispetto a quello che gli ho visto fare in queste partite. Non solo per colpa sua, perchè probabilmente la squadra ha trovato rifugio mentale nello scaricare la patata bollente a Chiricò, che va solo elogiato per essersi preso sul groppone il Catania in una situazione difficile. Non ha ributtato la palla avvelenata ad altri. Si è preso le responsabilità cercando di trascinare tecnicamente la squadra. Non gli ho chiesto di cambiare completamente il suo modo di giocare ma di mixare alcune giocate nell’arco della partita perchè se fai sempre la stessa cosa lo marca anche Vanigli, che ha 51 anni. Se fai la stessa cosa diventi prevedibile. Se invece incominci una volta a venir dentro, poi ad andare lungo, a venire incontro, a spostarti e ruotare, allora per l’avversario di turno può essere un problema. Lo è ugualmente, ma se tieni la palla 10-12 secondi, dribbi e ridribbli ancora, poi arrivi al tiro, le gambe si sono indebolite e il tiro perde efficacia”.
“La Turris? Solitamente guardiamo le ultime 4-5 partite dell’avversario, nonostante la striscia di sconfitte ho visto un atteggiamento offensivo, garibaldino, spregiudicato. Mentalmente sembra non avere subito più di tanto il filotto negativo di risultati da cui proviene. E’ una squadra che ti viene a prendere alto e non ho notato degli accorgimenti difensivi particolari per superare questo momento. Mi aspetto la solita Turris, l’allenatore ha idee chiare, vicine al credo di Gasperini, pressing aggressivo e a tutto campo, non sembra che la Turris venga da 5 sconfitte consecutive. Ha fatto una partenza molto importante andando a vincere in campi di un certo tipo, non sarà semplice ma non esistono gare che hai già vinto prima di giocare in questo girone. Anche noi dobbiamo riprendere un certo tipo di discorso. Sarà un incontro molto scoppiettante, la sensazione è che si affrontino due squadre con una spiccata offensività“.
“Domani è una partita a parte. Le mie scelte saranno condizionate soprattutto da quello che è stato finora, poi qualcosa di mio cercherò di mettere ma in pochi giorni non posso stravolgere tutto. Voglio creare nel tempo una sana competizione in ogni ruolo, a prescindere dall’età e dallo storico dei giocatori. Chi ce l’ha più lungo se lo tiri, si dice così dalle mie parti. la formazione col tempo la faranno i giocatori per quello che mi faranno vedere in campo. Poi a parità di prestazioni magari conteranno anche altri aspetti e la maggiore attitudine a giocare in certi stadi, ma tutti devono essere alla pari. Altrimenti si abbassa il livello e l’intensità dell’allenamento. Se non dai a tutti la possibilità di credere di potere essere titolare è così, non diventa un allenamento allenante”.
“Deli e Di Carmine tornano a disposizione, capiremo come impiegarli e quanto. A volte i risultati fanno sembrare una squadra più brutta di quello che realmente è. Le risposte di questi giorni sono state in linea con quello che mi aspettavo, questa squadra possiede valori tecnici importanti ma ancora inespressi per un motivo o per l’altro. Dobbiamo cercare di ottenere il massimo da qui al primo gennaio incamerando più punti possibili con un filotto di risultati positivi, ho fiducia”.
“Condizione atletica? Cerchiamo di allenare l’alta intensità, perchè nel calcio di oggi si allena quella per cercare di essere competitivi per 100 minuti fisicamente, ma conta anche la prestazione mentale che, anzi, assume più valore della condizione atletica. Abbiamo proposto esercitazioni che comincino a dare degli input perchè il calcio camminato non mi è mai piaciuto. In 10-15 giorni la condizione atletica non la ribalti completamente, però anche lì nell’interpretazione della partita qualcosa di diverso mi aspetto di vederla. Con 5 cambi a disposizione dobbiamo sparare quello che abbiamo”.
“Un allenatore deve sempre mettersi in discussione per cercare nuove soluzioni e metodologie di campo. Io mi sento sempre sotto osservazione con me stesso. La sera quando lavo i denti e mi guardo allo specchio voglio essere sicuro di avere dato il massimo ogni giorno. So che c’è una società che mi giudicherà in base ai risultati e alla gestione, è normale. Nel calcio, come diceva il buon Carlo Mazzone, l’essenza è fare gol e non subirlo perchè l’importante è vincere. Io ho sempre cercato di fare giocare bene le mie squadre e spesso ci sono riuscito ma per noi adesso è importante incamerare punti perchè se cominciamo a portare a casa punti vedremo delle cose che questi ragazzi sono in grado di fare ma che al momento non hanno ancora dimostrato”.
===>>> LUCARELLI: la seconda parte della conferenza stampa
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