LUCARELLI: “Avanti con il 4-2-3-1 e Rocca titolare. Conta di più la prestazione mentale. Su Bocic e Chiarella…”

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foto Catania FC

Cristiano Lucarelli in conferenza stampa. Così l’allenatore del Catania in vista del match di Giugliano, proponendovi la prima parte dell’intervento (in basso è disponibile il link che conduce alla seconda parte):

Il 4-2-3-1 proposto sabato scorso ha dato delle buone risposte in termini di risultato e di prestazione, per adesso andiamo avanti così, sapendo che con un centrocampista nella posizione di vertice alto rovesciare il vertice e metterci con il 4-3-3 è un attimo. Noi vogliamo andare a prendere tutti alti, avere un giocatore sulla trequarti può tornarci utile, specie domenica avendo a che fare con un cliente abbastanza scomodo come Berardocco, visto che da lì passa molto dello sviluppo offensivo del Giugliano, squadra che è un pò una sorta di ammazza-grandi in questa fase del campionato. Poi possiamo cambiare assetto senza effettuare sostituzioni, per l’elasticità tattica e mentale che abbiamo. Sicuramente giocando in una posizione più avanzata Rocca è più avvantaggiato nella possibilità di andare a rete. Anche da mezzala ha nelle sue corde più facilità ad accompagnare l’azione e smarcarsi tra le linee. Fa un lavoro difensivo sul regista basso degli avversari e lui ha anche ottimi tempi d’inserimento, un bel tiro e un bel passo nell’aggredire gli spazi, ci è sembrato in questa fase il più adatto. Ma Deli può fare altrettanto bene in quel ruolo, come qualche altro giocatore della rosa. Siamo alla ricerca dell’equilibrio e Rocca in questo momento ci dà più affidamento. Avendo un calciatore che può inserirsi da dietro, per l’avversario sono letture difficili”.               

“Bocic? Giocatore forte, ed i giocatori forti giocano ovunque, lui può ricoprire almeno tre dei ruoli dietro l’attaccante centrale. E’ giovane e deve crescere a livello di continuità di prestazione, così come la squadra in continuità di risultati. Chiarella? Ragazzo con dei valori importanti che può esserci molto utile in questa stagione e lo potrà essere anche nelle prossime stagioni, deve fare quel salto di qualità in termini di continuità, cercando di essere più incisivo negli ultimi metri. Centrocampo privo di Rizzo e Ladinetti? Non abbiamo grosse alternative. Adesso avremo 3 partite in 7 giorni e valutiamo le condizioni fisiche di altri due calciatori perché oggi perderne altri potrebbe essere un problema numericamente. In questi casi non parliamo di veri e propri infortuni ma vediamo se è il caso di rischiarli domenica. Valuteremo con lo staff, se qualcuno non dovesse esserci domenica – oltre a Rizzo e Ladinetti – sarà sicuramente disponibile per la Coppa Italia, competizione questa che per noi è importante tanto quanto il campionato. Del resto quando indossi la maglia del Catania diventano importanti anche le amichevoli contro Primavera e Allievi, non puoi sottovalutare nessun tipo d’impegno”.               

“Ad Avellino ho visto un Giugliano bravo a ribaltare le azioni ma anche efficace quando l’Avellino li prendeva alti ad uscire in palleggio. Il Giugliano è squadra che fa bene un po’ tutte le fasi, squadra in fiducia, in salute, con giocatori davanti fastidiosi, un’organizzazione tattica notevole nella quale si vede l’impronta dell’allenatore, esprimendo concetti chiari che, risultati alla mano, stanno pagando. Punti deboli onestamente non ne ho visti più di tanti nel Giugliano. Mi aspetto un Giugliano propositivo, se vinci 3-1 ad Avellino in una gara che per gli irpini aveva un significato importante per la classifica vuol dire che hai dei valori. Al Giugliano i valori non mancano, così come giocatori esperti che conoscono il girone. Troveremo anche un ambiente caldo su un campo in sintetico che è un piccolo vantaggio per loro ma non dovrà mai rappresentare un alibi per noi. Bertotto sta facendo molto bene, il Giugliano ha un punto in più di noi, tutte le gare per me sono stimolanti. Devono esserlo perchè anche la piccola cosa che non va a Catania fa rumore, dunque dobbiamo tenere tutto sotto controllo con i risultati, le prestazioni e gli atteggiamenti”.                       

Noi vogliamo programmare una stagione da protagonisti e per fare questo devi poter contare di titolari e co-titolari in tutti i ruoli. Confermato Bethers in porta? Livieri è rientrato da poco da un infortunio, dobbiamo dargli la possibilità di mettersi a posto fisicamente ripreparandosi e riatletizzandosi, poi sicuramente col Crotone giocherà e avrà la possibilità di fare un passetto verso la ricerca della condizione migliore. Se poi continuerà a dare garanzie faremo le scelte che riterremo idonee. Lorenzini? Vale lo stesso discorso. E’ importante che io arrivi alla fine della settimana con più dubbi sulla formazione, se non avessi questi dubbi qualcosa non funzionerebbe. Ho detto ai giocatori che la formazione la fanno loro, io devo solo selezionare chi durante la settimana si dimostra più avanti degli altri. Perchè se io avessi nella testa solo 11-12 giocatori avrei già perso il campionato. A quel punto gli allenamenti verrebbero sostenuti a bassissima intensità, senza concorrenza, chi si sente tagliato fuori non spingerebbe al massimo in allenamento perchè magari a gennaio pensa di andare da un’altra parte. Noi però alleniamo l’alta intensità e dunque serve concorrenza, motivazione, credere di potere essere tutti titolari. Se io riesco ad avere 22 titolari posso tenere la performance della squadra anche in periodi di calo di forma, di infortuni e squalifiche. Devo assicurarmi di garantire una condizione mentale, fisica e tecnica di un certo tipo se vogliamo mirare a certi risultati”.          

I ragazzi li ho visti contro la Turris andare forte fisicamente soprattutto nel primo tempo, guardando anche i Gps c’è stato un minimo di calo nella ripresa, secondo me non solo dettato da questione fisica ma anche dal cercare di gestire da squadra matura il vantaggio, questo ha fatto sì che fossimo un pò più accorti. Nel primo tempo accompagnavamo l’azione in tanti uomini con un dispendio di energie notevole, nel secondo tempo abbiamo badato più al sodo, da squadra matura, poi il gol è arrivato ma in una situazione sporadica. A me, comunque, interessa più la prestazione mentale, conta maggiormente rispetto a quella fisica perché chi fa la prestazione mentale per 100 minuti può sopperire eventualmente a problematiche che possono esserci in termini fisici“.

===>>> LUCARELLI, SECONDA PARTE DELL’INTERVENTO IN SALA STAMPA

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